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Demolizione ville Casamonica. Sabella: “Merito del Campidoglio”

Il magistrato, ex pool antimafia a Palermo e assessore alla Legalità con Marino, conferma che la scelta è politica

Non che ce ne fosse strettamente bisogno, di affermare che la demolizione delle ville dei Casamonica è un atto politico. E che, in quanto tale, va accreditato senza la benché minima incertezza all’amministrazione M5S.

Ieri lo abbiamo scritto noi stessi, replicando al maldestro tentativo, da parte del gruppo capitolino del PD, di attribuirne il merito alla sola Polizia Locale. Tuttavia, non guasta che a ribadire il concetto sia un magistrato del calibro di Alfonso Sabella. Che ha fatto parte del pool antimafia di Palermo nei terribili anni Novanta e che molto tempo dopo è stato assessore alla Legalità nella giunta Marino.

La demolizione che non piace ai politici

Intervenendo questa mattina ai microfoni di Radio Cusano Campus, nella trasmissione “L’Italia s’è desta” condotta da Gianluca Fabi, Matteo Torrioli e Daniel Moretti, Sabella ha cominciato con il chiarire i motivi per cui spesso si preferisce non procedere all’abbattimento degli edifici abusivi: “Di situazioni del genere ne esistono decine di migliaia, anche al Sud, ci sono ordini esecutivi che non vengono eseguiti. Normalmente in Italia queste cose non si fanno perché sono operazioni che, salvo non riguardino gruppi invisi alla popolazione come i Casamonica, fanno perdere consensi e hanno anche un costo enorme per le finanze pubbliche. La politica preferisce impiegare le risorse per i cittadini, piuttosto che per demolire le case abusive. Quell’ordinanza era rimasta lì per vent’anni, così come tante altre sono rimaste lì”.

Ma deve necessariamente ricadere sulle casse pubbliche, il costo? In teoria no. In pratica sì.

Via le ville dei Casamonica: “Merito del Campidoglio”

“A norma di legge – spiega Sabella – quelle demolizioni andrebbero fatte a spese di chi ha commesso l’illecito, ma normalmente non è così. L’ente pubblico può sostituirsi al proprietario [nel procedere alla demolizione], recuperando poi i soldi dal proprietario stesso, ma è una chimera. Quindi i Comuni sanno che per fare queste operazioni si investono soldi a fondo perduto”.

Una precisazione importante. E che andrebbe tenuta a mente riguardo a tante altre attività che si decide di fare, o di non fare, in base al ritorno propagandistico che ci si aspetta di trarne. Anche se magari, in chiave strumentale, ci sarà qualcuno che proverà a girarla così: la Raggi si fa bella con i soldi dei cittadini, mettendo in scena una demolizione-show…

Sabella se ne guarda bene. “È stata un’operazione del Campidoglio – afferma senza giri di parole – I meriti vanno al sindaco, al comandante dei vigili, ai funzionari che hanno reso possibile l’operazione. Poi sul piano politico uno può dire che le operazioni annunciate da Salvini su tutto il territorio italiano possono aver accelerato la situazione, ma questa è una valutazione politica. Tecnicamente è merito del Campidoglio”.

Come si direbbe in tribunale, “non ho altre domande, Vostro Onore”.

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