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Daniele De Santis ha sparato prima di essere aggredito

La Procura di Roma fornisce una versione diametralmente opposta rispetto alla perizia del Racis

Daniele De Santis ha sparato prima di essere ferito dai tifosi napoletani. La procura di Roma, che nell'incidente probatorio ha ricostruito la dinamica degli incidenti fuori dallo stadio Olimpico avvenuti prima della finale di Coppa Italia dello scorso 3 maggio, fornisce una versione diametralmente opposta rispetto alla perizia del Racis.

La tesi sostenuta dai pm Eugenio Albamonte e Antonino Di Maio ruota principalmente intorno alle tracce di sangue di Alfonso Esposito (cugino di Ciro, deceduto a seguito della colluttazione) trovata sulla canna della pistola Benelli di De Santis. A detta dei pubblici ministeri, Esposito avrebbe afferrato la pistola dopo essere stato ferito da "Gastone", mentre il Racis ha rivolto l'attenzione sul fatto che sul calcio dell'arma fosse presente una traccia ematica dell'ex ultrà della Roma, cosa che lascia supporre che "Gastone" abbia sparato dopo essere stato aggredito dai tifosi napoletani.

I pm, tuttavia, ribattono che sui guanti di De Santis sono stati rinvenuti residui di polvere da sparo e nessuna traccia di sangue e questo – a parere dei magistrati – escluderebbe che l'ex ultrà giallorosso abbia subito un'aggressione prima di fare fuoco. Secondo i pm, De Santis si sarebbe successivamente sfilato i guanti lanciandoli all'interno del Ciak Village. Il Racis, di contro, ha escluso questa ipotesi e a questo punto non si può fare altro che affermare come la verità sia ancora lontana dall'emergere e la sensazione è che ci vorrà del tempo per avere una ricostruzione certa e inoppugnabile dei tragici fatti che hanno portato alla morte di Ciro Esposito.

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