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Dalla Cina alla Villa dei Romani, i bambini cinesi che studiano l’arte

Un gruppo di trenta studenti, arrivato dalla città di Tjianin in Cina, ha colorito in modo metaforico e reale Villa dei Romani

Un gruppo di trenta studenti arrivato dalla città di Tjianin in Cina, giovedì scorso, ha colorito in modo metaforico e reale a Guidonia Montecelio, l’incantevole Villa Dei Romani. Si è trattato di studenti della scuola Cathay Future Children, a indirizzo artistico: 70.000 fanciulli che studiano danza, canto e disegno. I bimbi non sono nuovi a questi viaggi. Nella nostra nazione è la terza volta che vengono; e hanno messo già in atto circa 200 performance in giro per il mondo. La particolarità di questo specifico evento è dettata però, da un progetto finanziato dalle varie governance locali, che questa volta prevedeva la visita in due Paesi Europei: Francia e Italia.

All’accademia Villa Dei Romani, si sta verificando un fenomeno di aggregazione socio culturale del tutto innovativo. Da decenni il prof. Gerardo Lo Russo (già direttore dell’Accademia di belle Arti di Roma e scultore di rilievo mondiale) ha dibattuto sull’ipotesi di trasformare la nostra cultura in industria produttiva: “Ogni tre studenti che verrebbero a frequentare per anni le nostre istituzioni introdurrebbero economie sufficienti a dare un posto di lavoro ai nostri giovani a costo zero da Trento a Trapani”- suole affermare. Aggiungendo poi: “Questa è stata la base di partenza per promuovere una sorta di turismo culturale che non faccia visitare solo i musei e i monumenti, ma che stimoli l’apprendimento dei nostri Saperi, unici al mondo, proprio perché sono alla base delle tantissime e universalmente conclamate opere d’Arte. Questo messaggio sta trovando consenso in Cina per due motivi fondamentali: hanno davvero bisogno di sviluppare creatività culturale in sintonia con il loro successo economico; in Italia trovano la sponda ideale su cui riporre le loro aspettative di rinascita grazie ai motivi di vicinanza storica ed artistica; a fronte dei loro considerevoli numeri demografici, noi abbiamo una altrettanta infinità di scuole, associazioni, fondazioni, ecc, che praticano la didattica dei Saperi.”

Il professore Lo Russo iniziò il lavoro di avvicinamento alla Cina già decenni fa, quando la ‘diffidenza’ tra Oriente e Occidente era accentuata; ma lui non si diede per vinto e alla fine sta portando sul petto la medaglia di una sua vittoria personale in questi incontri culturali all’avanguardia. “Detta in parole scioccanti, – afferma il professor Lo Russo – “Noi potremmo essere per loro come Atene fu per Roma. Non posso dirlo a voce alta, perché in molti storcerebbero la bocca, pensando che siamo sempre l’ombelico del mondo. Ma la situazione hic et nunc è tale da far riflettere. Con questo atteggiamento di superiorità abbiamo già fatto degli errori sciocchi: solo 50 anni fa avremmo potuto piazzare qualche industria automobilistica in Cina ed avremmo ottenuto dei vantaggi considerevoli. Oggi, in Cina ci sono tutte le più grandi e costose marche del mondo e non una è italiana. Il rishio che avvenga anche con le risorse culturali c’è e penso che i piccoli granelli di sabbia che l’accademia Villa Dei Romani mette in campo possano servire a far riflettere chi di dovere, sperando che esistano ancora. Aggiungerei, inoltre, che esiste una sorta di inconscio desiderio di completarsi tra la loro abitudine calligrafica e prodroma del computer al fare arte descrittiva, come se si stesse di fronte alla “cosa”, e la nostra capacità speculativa di vedere la stessa cosa da tanti punti diversi, mettendoci però al centro del tutto. Queste due modalità al pari del loro giovanile entusiamo e del nostro stanco sapere potrebbe dar vita ad una sorta di Rinascimento del Terzo Millennio. Per il Bene ed il Progresso dell’Umanità.”

In conclusione, della splendida giornata ho avuto l’onore di cantare qualche canzone per questi splendidi e sorridenti fanciulli, per il Presidente della Tivoli Marathon Marco Morici, Marianna Pucci e altri personaggi presenti. Ero emozionatissimo. Mi tremavano le mani. Non riuscivo a suonare e se ‘prendevo’ qualche accordo era sbagliato. Cantare davanti a bambini, è la cosa più difficile che possa capitare a un cantante. Sono esigenti e spesso casinari. Ma questi bambini cinesi erano splendidi; educati, silenziosi, attenti, belli davvero; rispettavano i loro maestri. E questo forse è uno dei motivi per cui la Cina è la più importante potenza economica mondiale. Attendo i nuovi eventi a Villa Dei Romani; perché la modalità messa in atto è presupposto essenziale per una positiva e soprattutto vera integrazione tra le due nazioni.

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