Prima pagina » Cronaca » Dall’Opera al Colosseo, l’idea di Manacorda per orchestra e coro

Dall’Opera al Colosseo, l’idea di Manacorda per orchestra e coro

Frena l’entusiamo Italia Nostra Roma che scrive una lettera al ministro Franceschini

Dopo il tweet del ministro Dario Franceschini, l'archeologo Daniele Manacorda rilancia e lo fa a Rafio Città Futura. "Immagino l'arena del Colosseo come uno spazio pubblico, dove poter fare tutto quello che è compatibile con la salvaguardia del monumento" – dichiara. E lancia una proposta accattivante: "Per esempio sarebbe bellissimo se, con la situazione critica che stanno vivendo, l'orchestra e il coro del Teatro dell'Opera di Roma trovassero in quell'arena, con tutte le cautele del caso, un'occasione per fare dei concerti".

La proposta di Manacorda, certo, potrebbe incontrare delle opposizioni, ma il professore di Roma Tre parla chiaro: "La mia idea è normalissima e consiste nel ridare al Colosseo una dignità, una forma e una comprensibilità. In Italia – ha concluso il professore di Roma Tre – ci sono enormi paure e ansie, che io non ho, circa l'uso sociale dei monumenti. È un modo molto italiano per evitare, come al solito, che le cose si facciano per davvero".

A frenare gli entusiasmi ci pensa Italia Nostra Roma. Che si rivolge al ministro Franceschini, spiegando come l'idea di Manacorda sia "interessante" ma "prematura". Secondo Italia Nostra Roma, infatti, prima si deve decidiere "di riportare Roma a una vera tutela dei beni culturali".

"Lei è sicuramente al corrente – scrive nella lettera a Francheschini Italia Nostra Roma – di come sono stati utilizzati, negli anni, i luoghi più pregiati e naturalmente vincolati di Roma con iniziative vuote di qualsiasi aspetto culturale, ma piene dell'intento dei privati di fare cassa. Piazza del Popolo, Circo Massimo, Villa Borghese, piazza Navona sono stati, negli anni, usati in maniera 'impropria' ". Il timore è che "aprendo il Colosseo a manifestazioni di ogni genere e tipo, perché di questo si tratta", si vada "nella direzione opposta di quella della tutela del bene. Tutti gli sponsor ambirebbero ad avere un palcoscenico unico al mondo per le più disparate esibizioni utili soltanto a fare cassa. In un'area che è già fortemente compromessa dai cantieri della metro C l'uso massiccio di attrezzature, parco luci, amplificatori, macchinari scenici e quant'altro sono un pericolo sempre in agguato".

E quindi, l'appello di Italia Nostra Roma è chiaro: "Prima di qualsiasi autorizzazione alla realizzazione dell'arena, signor ministro deve emanare nuove norme ferree che regolamentino, per lo meno con un decreto ministeriale, il futuro senza mai una sola deroga non solo per il Colosseo ma per i beni culturali di Roma utilizzati in maniera impropria". 

Lascia un commento