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Da San Nicola a Battistini, la protesta dei “profughi italiani”

Dopo aver messo su il “1° campo profughi italiani”, la protesta arriva in Municipio XIV

“Se Maometto non va alla Montagna, la Montagna va da Maometto”: così dopo 23 giorni trascorsi in quello che verrà chiamato dai suoi ideatori come il “I° campo profughi per italiani” a La Storta, le famiglie in emergenza abitativa si sono organizzate dando vita ad una protesta che si è tenuta nel primo pomeriggio di ieri, davanti al XIV Municipio di Roma. Nel giorno in cui si è riunita la Commissione Politiche Sociali, i manifestanti hanno chiesto al minisindaco Barletta chiarezza sulle sorti del dibattuto casale di San Nicola.

“Noi siamo al loro fianco” – rende noto Alfredo Iorio, responsabile del Movimento Nessuno Tocchi il Mio Popolo, presente anche lui in via Battistini 464 – “per contrastare il sistema marcio della politica, che affida la soluzione del disagio sociale a Mafia Capitale. Il vero guadagno del nuovo padronato è solo sulla pelle dell’immigrato. Donne, uomini e minori italiani non fruttano soldi da spostare nei paradisi fiscali. Diciamo basta alla speculazione sociale, basta ad uno stato clandestino, rappresentato dal sindaco Marino. La nostra battaglia continua accanto ai poveri, agli sfruttati, agli emarginati, ai romani che non si arrendono”. 

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