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Cristina Pitrelli, D. Lemma, la danza e la trasformazione del movimento in arte

Cristina dedica la sua ricerca al rapporto tra corpo, energia e spazio individuale, trasformando così il movimento in opere d’arte

Cristina Pitrelli che danza davanti al Colosseo

Cristina Pitrelli che danza davanti al Colosseo

Cristina Pitrelli, classe 1985, è ballerina, coreografa, direttrice artistica e vanta un percorso di formazione professionale presso il centro internazionale Opus Ballet di Firenze e la CODARTS di Rotterdam.

Il rapporto con il corpo che trasforma il movimento in arte

L’amore per l’arte, il talento e la professionalità che la contraddistinguono l’hanno portata in giro per il mondo collaborando con importanti compagnie e teatri, da Londra e Berlino fino agli Stati Uniti. Nei sui lavori artistici, Cristina dedica la sua ricerca al rapporto tra corpo, energia e spazio individuale, trasformando così il movimento in opere d’arte. Il suo intento è, quindi, quello di stimolare l’individuo a trovare il proprio linguaggio corporeo e la propria consapevolezza espressiva, creativa e di crescita personale.

Cristina, ci vuoi raccontare del tuo nuovo progetto video-coreografico D•LEMMA ?

Il progetto video-coreografico D•LEMMA nasce dall’esigenza di dare una nuova immagine
all’imprevedibilità della vita, rendendola uno stimolo di ricerca. Accettare la mutevolezza della vita ed essere aperti all’inaspettato, sebbene ci porti a una condizione di instabilità, penso che ci renda più consapevoli nell’affrontare gli ostacoli e le novità che possono presentarsi. Oggi l’uomo contemporaneo è alla continua ricerca della stabilità e della serenità.

L’imprevisto, così, viene demonizzato come un qualcosa che interrompe il normale corso degli
eventi, portando il caos nella nostra vita. Il concetto del dilemma, di conseguenza, è reso anch’esso negativo e si presenta di fronte ad un problema o a una situazione considerata irrisolvibile. Questa idea ci espone al rischio di vivere nella perfetta illusione di una vita statica, certa e convenzionale, lasciandoci chiusi nel nostro mondo e vulnerabili alle novità.

Tutto questo si traduce in una limitata concezione della realtà e in una mancanza di reattività che ci rende spesso incapaci di trovare la giusta soluzione o di fare scelte più vantaggiose per raggiungere i nostri obiettivi. Sono convinta, invece, che l’evoluzione dell’IO e della vita stessa, passi costantemente e inevitabilmente da una condizione di D•LEMMA.

Dove è possibile vedere il tuo lavoro video-coreografico D•LEMMA ?

È possibile trovare D•LEMMA su tutte le piattaforme digitali del progetto Area Contemporanea, una scelta che deriva dal pensiero che reputo il mondo della comunicazione digitale estremamente efficace e veloce, alla portata di tutti.

Hai accennato al progetto Area Contemporanea, di cosa si tratta?

Area Contemporanea è un progetto che ho ideato durante la pandemia e rappresenta uno spazio fisico e virtuale che nasce con lo scopo di sviluppare un’idea innovativa di simbiosi tra tecnologia, arte e ambiente. Area Contemporanea, quindi, può essere identificata come una rete di persone che con le loro diverse capacità e competenze si impegnano assieme per raggiungere un traguardo comune.
D•LEMMA fa parte di un progetto più grande che è l’ art[E]motion all’interno della sezione Art
Research Project, di cui sono responsabile.

Art[E]motion scaturisce dalla mia voglia di sostenere la ricerca e l’espressione creativa per diffondere l’idea di un nuovo linguaggio di comunicazione visiva che dia l’opportunità all’artista di dare forma alla propria arte, qualunque essa sia. In “art[E]motion” tutto questo viene realizzato attraverso la produzione di video, incoraggiando così la diffusione di iniziative artistiche innovative e di qualità, nonché la fusione del settore tecnologico con quello artistico. Il prodotto finale, così, diventa una vetrina per l’artista che può farsi conoscere attraverso una nuova modalità e generare nuove connessioni di scambio e confronto sia con il pubblico, sia con altre realtà culturali.

Tornando a D•LEMMA, per portare avanti un progetto video-coreografico cosa è assolutamente necessario per te ?

Come in altri contesti, per me è fondamentale la collaborazione, la programmazione, lo scambio di idee e l’intraprendenza di chi partecipa alla realizzazione del prodotto finale. Vorrei, quindi, menzionare il team che ha reso possibile tutto questo: Luca Leoni per la produzione e post-produzione video, Arianna Zamperini per l’assistenza alla produzione e la location “La Tenuta dei Piani” a Ostia Antica.