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Covid. Obbligo mascherine in ospedali, Rsa e studi medici fino al 30 aprile 2023

L’ordinanza del ministero della Salute sull’uso obbligatorio delle mascherine in tutti i luoghi del Servizio sanitario nazionale

Studio medico di famiglia

“Almeno fino al 30 aprile 2023 sarà obbligatorio indossare la mascherina all’interno degli ospedali, nelle Rsa e in tutte le strutture sanitarie, e finalmente viene chiarito che sono compresi gli studi dei medici di medicina generale. Un provvedimento, quello emanato dal ministro Orazio Schillaci, che non lascia spazio a interpretazioni e che dimostra lungimiranza e attenzione per i soggetti più fragili che nei nostri studi potrebbero essere esposti a rischi maggiori”.

Proteggere i pazienti fragili frequentatori degli studi medici

Silvestro Scotti, segretario nazionale generale Fimmg, commenta così il provvedimento emanato dal ministero della Salute sull’uso obbligatorio di Dpi in tutti i luoghi del Servizio sanitario nazionale, compresi gli studi dei medici di medicina generale.

“Definire l’obbligo dell’uso di mascherina nei nostri studi – prosegue Scotti – è un modo concreto per proteggere i pazienti fragili e affetti da cronicità che sono i maggiori frequentatori dei nostri studi e che potrebbero subire conseguenze gravi da un contagio da Covid o da influenza o da patologie respiratorie contagiose di stagione.

“Obbligo esteso fino alla primavera”

Per questo consideriamo la norma utile ed efficace ed è apprezzabile che su questo tema non ci siano possibilità di interpretazione, in più si risponde ad una nostra posizione resa pubblica già da fine settembre, ovvero prima dell’insediamento dell’attuale governo in cui si richiedeva che durante tutto il periodo epidemico stagionale e in presenza di una endemia Covid, quest’obbligo fosse esteso fino alla primavera.

“Ordinanza sia attiva per tutti gli anni a venire”

Forse chiediamo troppo, ma riteniamo che questa ordinanza dovrebbe entrare nei provvedimenti di prevenzione per le epidemie stagionali in maniera definitiva ed essere attiva per tutti gli anni a venire. Rendere ordinari provvedimenti di sanità pubblica che garantiscono le fragilità non significa creare allarmismo. Tutt’altro, significa rendere le nostre scelte di tutti i giorni normali e coerenti e darci la certezza di vivere in un paese civile. Grazie al Ministro Schillaci”. (Com/Red/Dire)