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Covid e ospedali, la svolta: reintegro medici non vaccinati e stop mascherine per visite parenti

Il virus è più docile, le norme si allentano e parte la Commissione parlamentare di inchiesta sulla gestione pandemica

Bambino in ospedale

Inverno 2022, ci si prepara ad affrontare il Covid-19 in modo diverso da quanto abbiamo visto nei due anni precedenti. Dopo la caduta dell’obbligo di indossare mascherine sui mezzi pubblici arriva la svolta anche in ospedale. I parenti potranno Infatti accedere senza mascherine e verranno riammessi al lavoro i medici non vaccinati. In corsia dal 1 novembre non servirà neanche più il tampone infatti l’obbligo delle protezioni resterà soltanto nei reparti in cui sono ricoverati i pazienti immunodepressi.

Covid, anche in ospedale cambiano le regole per medici non vaccinati

“Oggi la malattia è completamente diversa da quella che c’era una volta e quindi stiamo vedendo di fare in modo che man mano ci possa essere un ritorno ad una maggiore liberalizzazione”, ha detto Schillaci. “Quello che mi preme è che tutti i malati che sono rimasti indietro in questi anni, penso alla prevenzione, agli screening e ai malati oncologici, possano finalmente avere una sanità migliore, più equa, che non dipenda dalla disponibilità economica, da dove uno è nato o abita in Italia”. 

Commissione di inchiesta Covid: chi ha lucrato sulla pandemia

La promessa della istituzione di una commissione d’inchiesta sulla pandemia è arrivata dalla premier Giorgia Meloni nel suo discorso per la fiducia alla Camera. Già ad aprile 2021 Fdi aveva ufficialmente chiesto l’istituzione di una Commissione parlamentare di inchiesta sulla gestione dell’emergenza Covid e sul mancato aggiornamento del piano pandemico nazionale.

Commissario Arcuri: ipotesi reato di abuso d’ufficio

Un’inchiesta che ha coinvolto Domenico Arcuri, Commissario straordinario per l’emergenza Covid-19.

La Procura di Roma aveva già aperto le indagini sull’acquisto di oltre 800 milioni di mascherine – un affare da 1,25 miliardi di euro – effettuato con l’intermediazione di alcune imprese italiane, mascherine risultate irregolari in grandi quantità. A marzo sono state però archiviate le accuse di corruzione e peculato per Arcuri, per lui si ipotizza una richiesta di rinvio a giudizio solo per abuso d’ufficio