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Contagi Sardegna, Zedda: “Migranti in veste di turisti, governo impedisce sicurezza”

Contagi in Sardegna: l’intervista ad Alessandra Zedda vicepresidente giunta Regione Sardegna per capire cosa sta succedendo

Contagi sardegna Zedda

Spiaggia in Sardegna

Contagi in Sardegna, le parole di Alessandra Zedda.

In questi giorni la Sardegna è nel mirino di giornali e inchieste, per via del numero di vacanzieri contagiati, soprattutto romani e del Lazio. Abbiamo intervistato Alessandra Zedda vicepresidente giunta Regione Sardegna per capire la reale portata del problema.

Contagi Sardegna, le parole del vicepresidente Zedda

“È di questa mattina 21 agosto, la posizione del presidente Christian Solinas che condivido in toto, quella di querelare coloro che si permettono di appellare la Sardegna come ‘nuovo focolaio’. Credo che questo nuoccia gravemente alla nostra isola, ai nostri concittadini e soprattutto non è rispettoso della verità. Ancora di più, i casi che si sono verificati in Sardegna sono stati importati anche a causa del fatto che non c’è stato consentito di fare un controllo degli arrivi sulla base di documenti precisi. Questo ha fatto sì che potesse arrivare anche chi aveva già contratto il virus. Credo che la riapertura e il turismo dovessero comunque riprendere e la nostra resta un’isola sicura, bella e ospitale. Possiamo contare inoltre su una sanità tempestiva e il caso de La Maddalena è emblematico.

Su 450 persone 26 sono risultate positive, la maggior parte asintomatiche, sei di esse congiunti e altri sono dipendenti del resort. Un intervento rapido, i turisti hanno lasciato il resort senza problemi. Siamo in grado di eseguire un monitoraggio continuo. Possiamo assicurare l’effettuazione del tampone con test ambulatoriali veloci. Dunque no alla ‘Sardegna focolaio’ e no ai ‘sardi cluster’.

Voglio quindi ribadire che c’è stato un approccio inqualificabile verso la nostra terra e ci opponiamo. Ci opporremo anche con strumenti legali se questo accanimento ci dovesse penalizzare. Il nostro turismo di questa estate si avvicina ai livelli del 2019 e vogliamo continuare così, con prudenza e nelle regole.

La Regione ha tutte le condizioni per supportare tutti i settori, compreso il turismo, senza gettare via una stagione che si annunciava nefasta e che invece si è ripresa.

Per quanto riguarda la questione migranti e la richiesta del presidente Solinas di maggiore sicurezza, dispiace constatare che quelle richieste non sono state rispettate dal Governo e che avevano tutte le ragioni per essere poste. Tanti migranti sono arrivati in veste di turisti, non abbiamo tutte le strutture che occorrerebbero per poterli accogliere e questo non giova al nostro paese, non solo alla regione Sardegna. Il governo dovrebbe sostenere la sicurezza e non impedirla”.

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*La foto della spiaggia in copertina è di repertorio

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