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Con la Primavera rischiamo incontri sgraditi: la zecca

Nei boschi c’è un prezzo da pagare, incontri non sempre graditi visto che invadiamo un territorio che appartiene anche ad altre specie

Anche se non sembra, ma la primavera si avvicina e con il suo arrivo, i nostri boschi e le nostre montagne ricominceranno ad accogliere numerosi escursionisti più o meno esperti desiderosi di uscire dalle nostre inquinate città. Ma questo desiderio non è gratuito, anche nei boschi c’è un prezzo da pagare e cioè incontri non sempre graditi visto che andiamo ad “invadere”un territorio che appartiene anche ad altre specie. Statisticamente, contrariamente a quel che si pensa,questi pericoli,non sono dovuti a quegli animali che si crede siano pericolosi quali orsi,lupi,cinghiali,perché,a meno di comportamenti sconsiderati,loro tendono ad evitarci dato che conoscono bene la “nostra” pericolosità. Nel periodo primavera estate nei nostri pronto soccorso,aumentano fortemente gli accessi legati a morsi di piccoli insetti,vespe api calabroni ,zecche che normalmente non sono pericolosi per la nostra salute,ma in rari casi possono diventarlo.

Vorrei oggi spendere due parole in più sui i problemi legati alle zecche.

Le zecche sono acari ematofagi cioè si nutrono di sangue principalmente di animali,ma occasionalmente anche umano. Nell’uomo la loro puntura non provoca dolore,prurito e spesso nemmeno ce ne accorgiamo,e fortunatamente,nemmeno provocano patologie degne di nota;però se la zecca,mordendo altri animali,si è infettata,allora può trasmettere all’uomo alcune malattie sia batteriche che virali.

Esistono molte specie di zecche,le nostre trasmettono principalmente due o tre  malattie,il morbo di lyme, l’encefalite da zecche e raramente una forma di rickettsiosi. Il morbo di Lyme o borrelliosi, causata da un batterio, che però necessita di almeno 48 ore per passare dalla zecca all’uomo, è caratterizzata da un anello rossastro concentrico che si espande lentamente(eritema migrante) può dare complicazioni di vario genere se non curata ma è curabile con antibiotici

L’Encefalite è invece di origine virale, di varia gravità e può essere simile ad un influenza (febbre,cefalea,dolori muscolari)fino ad una vera encefalite con strascichi neurologici a volte gravi. Le zecche sono praticamente ubiquitarie nei campi ,cespugli boschi, nell’erba alta ed egualmente difficilmente riconoscibili nel loro ambiente,ce ne accorgiamo solo quando le vediamo sulla cute o sugli abiti,per cui frequentando le campagne rischiamo di incontrarle specialmente tra la tarda primavera(maggio) e l’autunno(ottobre).

Quali sono allora i nostri comportamenti per evitarle?

Per prima cosa evitare di andare fuori i tracciati battuti,si annidano nell’erba alta,evitare di sdraiarsi sull’erba,almeno, se proprio vogliamo farlo, mettere una coperta e non farlo dove ci sono ovini. Indossare una adeguato abbigliamento,in montagna non si cammina con le infradito e in pantaloncini(esistono anche le vipere). Controllare i propri animali domestici che spesso sono portatori di zecche.

Tornati a casa poi ispezionare se stessi i nostri bambini specialmente in testa,spazzolare e lavare gli indumenti .

Tutte le malattie di cui sopra hanno un tempo variabile d’incubazione, ma al massimo di 30 gg,per cui se in questo periodo compaiono sintomi quali febbre,cefalea eruzioni cutanee ,rivolgersi al curante informandolo che siete stati in campagna e che avete tolto una zecca dalla pelle.

E’ ovvio che le zecche vanno tolte il prima possibile ma vanno tolte meccanicamente (pinzette e/o bisturi) non bisogna usare alcuni rimedi della tradizione popolare quali olio per soffocarle,acetone per ustionarle,benzina etc etc perché possono provocare il rigurgito della zecca con immissione più rapida e massiva di veleni,oltre ad lesionare la nostra cute.

In un prossimo articolo parleremo di un altro pericolo: le vipere.

* Dott. Andrea Mattei, medico veterano di Pronto Soccorso.

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