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Cinema Apollo, Corsetti: Abbandonato con tetto eternit che si sbriciola

“Il tetto in eternit si sta sbriciolando, diffondendo le polveri nell’aria circostante in una zona densamente popolata”

"Seguendo il destino di numerose altre sale cinematografiche che, nel dopo guerra, avevano visto un periodo di fulgore e rinascita come luoghi di aggregazione e motore culturale, nei primi anni Novanta il cinema Apollo venne prima trasformato in una sala a luci rosse e poi destinato a Sala Bingo.

I comitati dei residenti del Rione Esquilino si ribellarono all'idea di snaturare definitivamente l'Apollo, cosi' come pure alcuni personaggi del mondo dello spettacolo che si mobilitarono in sua difesa; quest'accorata richiesta di tutela determinò la decisione della Giunta Comunale, nel 2001, di acquistarlo per trasformarlo nella prima sala multietnica della città e, contemporaneamente, in un cinema 'della memoria' dove proiettare i grandi film della cinematografia italiana del dopoguerra.

I lavori di riqualificazione, però, non iniziarono mai ed arriviamo ai giorni nostri per assistere al totale abbandono dell'edificio che, negli anni è stato umiliato da un degrado offensivo: nonostante il tentativo di murarne gli ingressi è stato ripetutamente occupato e sgomberato ed attualmente è una discarica e versa in un pietoso stato di fatiscenza". Cosi' in un post su Fb il consigliere del Pd capitolino Orlando Corsetti.

"Alla difficile situazione igienica, però, si affianca una non meno pericolosa precarietà strutturale che ha indotto l'amministrazione a recintarne il perimetro con una rete rossa da cantiere per impedire il transito dei pedoni; inoltre- e parliamo della situazione più pericolosa in assoluto- il tetto in eternit si sta sbriciolando, diffondendo le polveri nell'aria circostante in una zona densamente popolata, determinando un serio pericolo per la salute pubblica.

Mi è stato riferito che, a seguito delle numerose denunce sporte dagli abitanti, sia la Polizia Municipale che la Asl, che soggetti presumibilmente dell'amministrazione comunale, hanno effettuato ripetuti sopralluoghi dell'esito dei quali, però, i medesimi esponenti non hanno mai avuto notizia ed ai quali non è mai seguita alcuna azione risolutiva. Al fine di uscire da questa inspiegabile situazione di stallo e, soprattutto, mettere in sicurezza l'edificio e la zona circostante- ricordo, a tutela della pubblica incolumità- ho chiesto nei giorni scorsi con una nota ufficiale alla sindaca, agli assessori competenti e alla Asl di adottare tutte le soluzioni idonee e necessarie a tale scopo, in attesa che l'Amministrazione si determini nuovamente per il recupero del bene. Ho trasmesso la nota anche alla Procura della Repubblica", conclude Corsetti. (Comunicati/Dire)

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