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Cesano, 17enne sequestrata e violentata per due anni in agriturismo

Aveva appena diciassette anni quando ha lasciato la Germania per seguire un ragazzo. Quello che sarebbe diventato uno dei suoi aguzzini

Aveva appena diciassette anni quando ha lasciato la Germania per seguire un ragazzo. Quello che sarebbe diventato uno dei suoi aguzzini.

Un incubo durato due anni, finché un passante ha notato la ragazza strattonata per la strada ed è riuscito a portarla in salvo il 17 maggio 2021.

Gli aguzzini, due stallieri pachistani perpetravano abusi fisici e psicologici sulla giovane che era stata privata di documenti e cellulare e tenuta chiusa a chiave in una camera da letto per evitare che tentasse la fuga.

Ali, che diceva di essere il suo fidanzato, dieci anni più grande di lei, è già stato giudicato con il rito abbreviato e condannato in via definitiva per violenza sessuale, sequestro di persona, lesioni personali e maltrattamenti in famiglia, reati aggravati dal fatto che la vittima fosse minorenne e non parlasse la lingua italiana. L’amico, Yasir, oggi 39enne, è imputato davanti alla prima sezione penale del Tribunale di Roma per gli stessi reati.

Dal sequestro all’arresto: nessuno sa nulla

Ieri si è svolta l’udienza presso il tribunale di Roma, in questa occasione sono stati sentiti dei dipendenti dell’agriturismo dove la giovane era segregata. Nessuno pare si sia accorto della presenza della diciassettenne.

Sul banco dei testimoni anche il ragazzo che l’ha salvata: «Ero in macchina e ho visto due uomini che la strattonavano per le braccia. Ho chiamato subito il 112. Poi sono tornato indietro e le ho chiesto se andasse tutto bene. Lei aveva lo sguardo atterrito, ma non rispondeva. Uno dei due ha detto di essere suo marito. Non gli ho creduto e ho offerto alla ragazza un passaggio: lei è salita in auto e mi ha ringraziato in inglese. Poi l’ho accompagnata dai carabinieri».

Sul corpo della giovane diverse cicatrici riconducibili allo spegnimento di mozziconi di sigaretta soprattutto sulle gambe. Secondo l’accusa la ragazza era presa a schiaffi con frequenza quotidiana.

Ali, in particolare, le metteva le mani alla gola «pretendendo rapporti sessuali», mentre Yasir «la colpiva reiteratamente con pugni allo stomaco e schiaffi al viso, appellandola con epiteti del tipo: “scema non capisci niente”. Entrambi la afferravano per i capelli gettandola a terra e la minacciavano di ammazzarla di botte.