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Centro Culturale “Casale Caletto”: il Centro della Periferia di Roma

Al Centro Culturale Casale Caletto è stata celebrata la Cerimonia per la Festa per il Sacro Cuore Immacolato di Maria

Casale Caletto è un quartiere periferico di Roma. Anzi, non è neppure un quartiere ma un insediamento urbano tra La Rustica e Tor Cervara. Un quartiere composto per l’80% da case popolari dove il reddito pro capite è decisamente più basso che nel resto di Roma.

Eppure nonostante le difficoltà da un paio d’anni l’Associazione Trousse e la Cooperativa Spazio Nostro, insieme alle altre realtà attive nell’ati che gestisce il centro culturale, realizzano tantissime iniziative per il quartiere. Iniziative di solidarietà, di crescita personale e culturale e che promuovono la cittadinanza attiva e la tutela del Bene Comune. 

E quindi: counseling familiare, corsi di teatro sociale, pet therapy per bambini sfortunati, le varie edizioni del Casale Caletto Festival – ormai tra i festival ricorrenti a Roma e principale tra quelli che si svolgono in periferia -, la prossima apertura di uno “spazio biblioteca” e tutte le altre iniziative che, da volontari, sono state messe in piedi e che lo saranno compatibilmente con le possibilità e le disponibilità – proprio per questo i cittadini si sono attivati con una petizione da inoltrate al sindaco e al presidente di Municipio affinché sostengano il Centro e le attività che lì vengono svolte.

Grazie a tutto questo impegno mercoledì scorso è arrivato un riconoscimento, morale, molto importante. Presso il Centro Culturale Casale Caletto è stata celebrata la Cerimonia in occorrenza della Festa per il Sacro Cuore Immacolato di Maria a cura Vescovo Don Giuseppe Mazzante, Ausiliare di Roma Est. “E’ un momento molto importante per noi”, hanno fatto sapere l’Associazione Trousse e la Cooperativa Spazio Nostro. “Dopo due anni di iniziative, incontri, confronti e difficoltà nel lavorare in un quartiere ‘complicato’ viene riconosciuto il lavoro e il ruolo di Centro Aggregativo e punto di riferimento socio-culturale della zona”, proseguono. “Pur mantenendo assoluta la vocazione laica e apolitica – perché il centro è di tutto il quartiere qualunque siano le idee, la fede o la provenienza degli abitanti – un Centro Culturale dev’essere LO spazio dove il quartiere si riunisce. E una cerimonia bella e partecipata come questa ne è esempio e conferma”, concludono gli animatori di Casale Caletto.

Conferma che in questo momento di crisi c’è chi sa essere eccellenza grazie alla professionalità, al cuore e all’impegno.

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