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Caso Djokovic, siamo ai titoli di coda: l’Australia annulla (di nuovo) il visto

Il caso Djokovic in Australia sembra aver raggiunto un punto di conclusione: il tennista non giocherà il torneo dopo la bufera

Novak Djokovic

Novak Djokovic

Sono stati giorni tanto confusionari quanto di fuoco per Djokovic e la sua (dubbia) partecipazione agli Australian Open. Ma proprio nel periodo in cui si ragiona sul tabellone degli Australian Open una delle teste di serie deve lasciare il paese. E’ infatti questa la disposizione a cui si è (nuovamente) giunti. Novak (o Novax, come è stato rinominato sui social negli ultimi giorni) Djokovic ha avuto la possibilità di girare e allenarsi tranquillamente per Melbourne dopo aver vinto il ricorso.

Fine del caso?

Quella che stava per diventare una telenovela sembra stia giungendo a un punto conclusivo. Il tennista serbo non ha più il visto, quindi l’espulsione dal paese e la conseguente non partecipazione sono ormai scontate. Djokovic aveva infatti vinto il ricorso, ma un ostacolo da non sottovalutare era da prendere in considerazione: la decisione del ministro dell’immigrazione. Quest’ultimo avrebbe potuto, infatti, ribaltare la decisione del giudice di non validare l’annullamento del visto per il serbo. Dopo alcuni giorni di attesa e di incertezze inerenti la sua partecipazione il ministro ha preso la decisione di annullare ancora il visto.

La voce dei social e la posizione dell’Australia

Una situazione sicuramente complicata. E i social non hanno aiutato in questo. A una piccola schiera a difesa di Djokovic si è contrapposta una grande secondo cui il serbo viene visto come un cittadino prioritario a cui tutto è permesso. Di fatto l’Australia avrebbe potuto perdere dignità in questo caso specifico, essendo uno stato molto attento alle restrizioni e che ha imposto delle misure molto severe ai suoi cittadini. Una mossa, quella di annullare il visto a Novak, molto simbolica anche sotto questo punto di vista.

Udienza d’emergenza e richiesta di blocco per l’annullamento del visto

Intanto un giudice di Melbourne ha deciso di tenere un’udienza di emergenza su questo caso. Così ha riferito il tribunale australiano. Bisogna essere pronti a nuovi sviluppi? Nel frattempo Djokovic, tramite il suo avvocato, ha richiesto nuovamente di bloccare l’annullamento del visto. Sembra difficile che possa ormai esserci il tempo materiale e le dichiarazioni del politico serbo Markovic Palma ne sono l’ennesima dimostrazione. “Evidentemente a qualcuno disturbava il fatto che Nole ha vinto per nove volte gli Australian Open, e di certo li avrebbe vinti anche per la decima volta poiché dal punto di vista psicologico è uno dei migliori sportivi, e sappiano quante volte ha vinto in incontri dati ormai per persi” ha detto alla tv privata Pink.

E il tabellone?

È la prima volta nella storia che si crea una situazione del genere nel Tennis. E nientemeno che con Novak Djokovic, uno dei più in voga nel mondo. Peraltro alle prese con un torneo che rappresenta un vero e proprio fardello della sua carriera. Chi prenderà però il suo posto? Dovrebbe entrare Rublev tra le teste di serie. Ma la storia è ancora tutta da scrivere: chissà cosa ci si dovrà ancora aspettare.

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