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Caro Bollette: non paghi entro 41 giorni? Niente sollecito, ti stacco la fornitura

Addio al sollecito di pagamento. Le aziende fornitrici di energia potranno staccare la fornitura dopo 41 giorni dal mancato pagamento

Rincari delle bollette

Rincari delle bollette

Con la crisi energetica, quella alimentare e quella economica molte famiglie italiane si trovano in grandi difficoltà. A dare l’ennesimo colpo al fragilissimo equilibrio delle tasche degli italiani la stangata dei fornitori di energia. Basta solleciti di pagamento, oltre il termine di 41 giorni dal mancato incasso della bolletta le aziende possono iniziare subito la messa in mora e poi al distacco della fornitura.

L’allarme, lanciato dalle associazioni dei consumatori, è supportato dalle richieste di aiuto continue da tutta Italia di famiglie e condomini in difficoltà con il caro bollette.

Arriva la messa in mora immediata

Finora, dopo la bolletta ricevuta, le aziende adottavano alcuni accorgimenti come l’invio del sollecito di pagamento e il depotenziamento della rete. Da adesso possono passare subito alle maniere forti con l’immediata messa in mora e il successivo distacco della fornitura.

Tutto in tempi rapidissimi: 41 giorni dopo la scadenza della bolletta non pagata il taglio delle forniture può scattare direttamente dalla sede del distributore, anche senza l’arrivo dei tecnici a casa.

Un problema non da poco, che si aggrava soprattutto nei condomini, dove gli importi sono raddoppiati rispetto all’anno scorso, e dove si creano problemi nei palazzi con il riscaldamento centralizzato.
Si stima che tra dicembre e gennaio ci sarà un picco dei distacchi, circa 100 giorni dopo la scadenza delle prime fatture.

Interrogato sulla vicenda, Michele Carrus, presidente di Federconsumatori, dichiara: “Le misure adottate non bastano a fronteggiare l’emergenza che il Paese sta vivendo. Per questo ci aspettiamo dal nuovo Governo un cambio di rotta, soprattutto in termini di ascolto delle esigenze dei cittadini e del varo tempestivo di misure per contrastare la crescita delle disuguaglianze e della povertà”. le associazioni di consumatori si dicono pronte anche a scendere in piazza se fosse necessario.

Le proposte delle associazioni

Tra le proposte delle associazioni c’è la sospensione dei distacchi di energia elettrica e gas oltre ad accordi per la rateizzazione lunga delle bollette, con garanzia pubblica. Ampliamento dei bonus sociali e definizione della casistica per la morosità incolpevole. Il divieto di modifica unilaterale dei contratti per l’energia, compresi rinnovi e recessi.

Si chiede poi il “disaccoppiamento” dei prezzi di gas e elettricità (ora sono legati), e misure di contrasto alla volatilità dei mercati.