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Roma, Carnevale all’Esquilino con la onlus A.G.I.R.E.

A carnevale fa la sua prima apparizione la onlus che si occupa di attività per bambini dai 3 ai 12 anni

Si è tenuta ieri, presso i giardini di piazza Vittorio Emanuele II, una grande e animata festa in maschera, un’occasione data a grandi e piccini per vivere gli spazi verdi ed il quartiere, troppo spesso impraticabili a causa del degrado che lambisce anche il centralissimo quartiere Esquilino.

Maschere, palloncini, stelle filanti, coriandoli: sono gli ‘effetti speciali’ che hanno caratterizzato la prima apparizione della o.n.l.u.s. A.G.I.R.E. sul territorio romano. La sigla A.G.I.R.E. sta per Azione Giovanile di Integrazione al Ruolo Educativo, una realtà comunitaria che predilige le attività con i bambini di età compresa tra i 3 ed i 12 anni ed ha per questo promosso la prima festa in maschera dell’Esquilino. Perché, come si legge nello Statuto, “lo scopo dell’associazione è dare un contributo di azione alle famiglie, cercando di far vivere ai più piccoli tematiche quali la natura, il senso civico, comunitario e la riscoperta delle più antiche tradizioni del nostro territorio”.

“Abbiamo deciso di presentarci per la prima volta, ai nostri piccoli concittadini nella giornata del 2 marzo per festeggiare insieme il carnevale  –  commenta Simone, uno dei responsabili.
Ma perché è stata individuata proprio piazza Vittorio come location dell’iniziativa? “Abbiamo festeggiato all’interno dei giardini di piazza Vittorio non a caso, perché ritenevamo necessario far rivivere ai cittadini di questo particolare quartiere momenti di gioia e serenità”.

Obiettivo raggiunto, anche grazie alla musica folkloristica di tamburi e tamburelli che è stata un efficace richiamo per più di un centinaio di partecipanti, i quali trasportati dalle note hanno ballato ininterrottamente assaporando per qualche istante l’antico significato del carnevale che, come spiega Simone, “è una festa antichissima, di cui oggi purtroppo viene messo in luce solo l’aspetto commerciale, che in realtà costituisce un importante momento di contatto con la natura, che pian piano si risveglia dal torpore invernale, e permette ai più piccoli di personificare per gioco le virtù delle maschere che scelgono di rappresentare con l’augurio che possano ‘indossarne’ le caratteristiche positive anche nella vita adulta”  –  conclude Simone.

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