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Campidoglio, Segnali di Resa? 16 aprile 2014

Vorremmo parlare di quello che funziona, per uno sviluppo sociale, economico e produttivo di Roma ma non ci riusciamo

Seguiamo sempre con grande attenzione tutto quello che avviene nella Capitale e, ovviamente, anche le iniziative dell’Amministrazione, per commentarle e cercare di capirne le finalità e i retroscena. Un’attività che per chi, come noi, ama Roma e crede nel suo futuro,dovrebbe essere impegnativa e stimolante. E invece non è così.

Da diverso tempo, ormai, pur facendo ogni giorno il “giro” di tutti i quotidiani, inclusi quelli on-line, facciamo sempre più fatica a trovare argomenti interessanti dei quali parlare.

Oddio, di argomenti critici, sui tanti problemi che affliggono Roma, ce ne sono fin troppi: dal degrado urbano all’abusivismo, dall’inefficienza dei trasporti al dramma del traffico.  Ma se ci limitassimo a parlare solo dei problemi della città staremmo sempre a piangerci addosso. Un lavoro che non ci piace e che, comunque, fanno già in molti; che c’è persino un sito “Roma fa schifo.com” che fa quotidianamente, anche esagerando, il report di ciò che non funziona. Ma noi proviamo a parlare di ciò che funziona, di ciò che può farci sperare nella rinascita e nello sviluppo sociale, economico e produttivo della Città.

Ebbene, dobbiamo confessare che trovare argomenti positivi diventa sempre più difficile, anzi impossibile. E stavolta, infatti, non ne abbiamo. Quindi oggi parliamo anche noi di un problema, che ci riguarda tuttie che è stato evidenziato di recente anche dal Presidente dei Costruttori romani, Edoardo Bianchi: l’immobilismo della Giunta Marino.

Il nuovo Presidente dell’Acer, al momento del suo insediamento, subito dopo le elezioni, in occasione dell’assemblea annuale dell’Associazione, aveva detto al Sindaco: “Gli imprenditori dell’edilizia non hanno niente da chiederle, ci basta che attui il suo programma elettorale”.

Insomma una vera cambiale in bianco. Oggi, ad un anno di distanza,tempo sufficiente per giudicare i risultati di un’amministrazione, la musica è radicalmente cambiata.

Il Presidente dell’ACER parla infatti, apertamente, di una città in crisi dove “tutto è completamente fermo” e punta il dito sulla “burocrazia comunale lenta e farraginosa”, sugli “investimenti per le opere di manutenzione e le infrastrutture ridotti all'osso” e sulSindaco Marino, che finora non ha fatto “alcun atto concreto per risollevare la situazione di Roma”. Un’accusa gravissima, se ci pensate, visto che proviene da un’associazione che produce un terzo del PIL di Roma e Provincia.

Ma il Presidente Bianchi ha torto? Esagera? Forza la realtà?

Andiamo a vedere alcuni fatti, partendo dall’esempio della strada panoramica, l’arteria che collega Monte Mario e Balduina con Prati e che, quindi, non è certo una stradina secondaria. Bene, la panoramica è rimasta bloccata per mesi dopo gli smottamenti provocati dalle alluvioni invernali. Ma anchela piccola manutenzione stradale è praticamente inesistente. Per non parlare delle piccole o grandi opere pubbliche delle quali non si vede l’ombra odei progetti urbanistici.Persino quelli già approvati dalle precedenti amministrazioni, sono fermi. Perché?

Qualcuno si è preso anche la briga di contare quante deliberazioni ha prodotto in quest’anno il Consiglio comunale: si parla di poco più di 50. Un po’ troppo poco per la Capitale d’Italia, che in passato ne produceva altrettante in un solo mese.

Di annunci ce ne sono stati molti eil Sindaco ha lanciato qualche segnale importante sulla mobilità. Ma sono ancora affermazioni di principio e buoni propositi. Ma di concreto? Poco o nulla. L’Amministrazione si sta limitando alla gestione dell’ordinario e delle emergenze. Cose importanti, senza dubbio, ma di nessuna prospettiva.

Marino, però, aveva promesso di fare di Roma una capitale mondiale e non solo del turismo – e anche su questo fronte si sta vedendo ben poco – ma anche di iniziative culturali, economiche e produttive. Dove sono queste iniziative?D’altronde basta farsi un giro sul sito del Comune – che dovrebbe essere il sito di maggiore esaltazione dell’attività della Giunta – per rendersi conto che di “fuffa” ce n’è molta (come la decisione di non utilizzare più il termine “nomadi”) ma di sostanza, almeno per le prospettive di sviluppo, ben poca.

E basta farsi un giro per gli uffici – dove l’assenteismo e i furbi, peraltro, sono tutt’altro che diminuiti – per sentire solo lamentele, sia dei cittadini, insoddisfatti del servizio, che dei dipendenti, che continuano a dire “qui è un disastro, tutto è fermo o male organizzato”. Eppure sugli uffici il Sindaco ha avuto carta bianca. Ha persino confermato il Segretario generale che aveva scelto Alemanno (del quale aveva assecondato l’operazione di “svendita” dell’ACEA) ritenendolo dunque all’altezza della situazione e con il quale ha scelto i dirigenti ai quali affidare gli Uffici più delicati dell’Amministrazione. Dunque, almeno qui, non ha avuto nessun impedimento.Quindi perché c’è questa situazione di paralisi e inefficienza? 

Insomma, è ora che i Sindaco si dia una “mossa” e la smetta di ripetere a ritornello promesse che di concreto, almeno sul piano della crescita e dello sviluppo della città, hanno ben poco. Perché se agli elettori delusi ed ai partiti scontenti della sua gestione da “uomo solo al comando” cominciano ad aggiungersi anche le forze economicamente più importanti della città, per lui si prospettano tempi cupiche potrebbero impedirgli persino di completare il suo mandato.

Noi, per parte nostra, gli facciamo i migliori auguri. La Pasqua, festa di resurrezione, sta arrivando. Speriamo che anche Marino riesca a risorgere dalle sabbie mobili che si è scelte e che lo stanno sempre più ingoiando…

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