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Bamba della settimana, se tutto il mondo democratico è paese…

Torna l’anti-premio inventato da Vittorio Feltri, per cui sono stati selezionati tre nuovi “casi amari”: che hanno come protagonisti assoluti Sleepy Joe Biden ed Elly Schlein

Bamba della settimana

Bamba della settimana (© Chivista via Wikimedia Commons)

Torna in versione ebdomadaria il “Bamba della settimana”, l’anti-premio inventato dall’attuale direttore editoriale de Il Giornale Vittorio Feltri come ironico omaggio al meglio del peggio dell’ultimo periodo. Nella circostanza sono stati selezionati, as usual, tre “casi amari”: di ambito eminentemente politico e dalla matrice ideologica ben definita.

Bamba della settimana
Bamba della settimana (© Chivista via Wikimedia Commons)

Un caso hors catégorie

Nuova puntata, dunque, del “Bamba della settimana” che, come d’abitudine, si apre con una vicenda etichettata come hors catégorie per non privare di suspense la surreale competizione. È l’epic fail in cui è incorsa La Stampa dando conto delle proteste filo-palestinesi innescate dalla guerra tra Israele e Hamas.

Protesta pro-Palestina davanti alla Casa Bianca
Protesta pro-Palestina davanti alla Casa Bianca (© Ted Eytan via Wikimedia Commons)

«Rabbia araba: dall’Iran al Libano fino al Marocco le piazze chiedono vendetta» ha scritto la Busiarda, ignorando però che gli Iraniani non hanno origini arabe, bensì persiane. E, visto l’andazzo, auguriamoci che il titolo non abbia ulteriormente scatenato la… rabbia saudita.

Screenshot del titolo de “La Stampa“ del 19 ottobre 2023. Bamba della settimana
Screenshot del titolo de “La Stampa“ del 19 ottobre 2023

Il “Bamba della settimana”

Del conflitto in corso nella Striscia di Gaza ha parlato anche, durante il recente viaggio a Tel Aviv, un habitué dell’anti-premio come Joe Biden. Il quale ha ricordato la sua prima visita sul posto, da Senatore, con l’allora Premier Golda Meir, «appena prima della Guerra dei sei giorni». Che però, puntualizza la CNN, si svolse nel 1967, quando non solo la Iron Lady israeliana non guidava ancora l’esecutivo, essendo stata nominata nel 1969. Ma neppure Sleepy Joe era parlamentare, essendo stato eletto nel 1972: infatti la “gaffe machine” si riferiva alla Guerra dello Yom Kippur, scoppiata nel 1973. A conferma dell’importanza del Giorno della Memoria.

Joe Biden, Bamba della settimana
Joe Biden (© Reuben Ingber via Wikimedia Commons)

Poiché, poi, tutto il mondo dem è paese, non poteva essere “da più” Elly Schlein, segretario del Pd. La quale, intervenendo a DiMartedì, ha accusato il Governo del Premier Giorgia Meloni di aver «tagliato la sanità, sta tagliando i servizi alle persone». Peccato che la Manovra 2024 preveda un’erogazione aggiuntiva di tre miliardi l’anno, come le hanno fatto notare dallo studio di La7. Ma forse lei non l’ha vista arrivare.

Elly Schlein
Elly Schlein (immagine dalla sua pagina Facebook)

Tuttavia, la paladina dei radical chic non solo non ha lasciato ma, come riporta Il Giornale, ha addirittura raddoppiato. Davanti alle obiezioni sulla scarsità di risorse, infatti, è sbottata affermando che Palazzo Chigi è riuscito a trovarle «per fare i condoni». Al che il conduttore Giovanni Floris le ha dovuto spiegare che «hanno fatto i condoni per cercare i soldi, in realtà». 

Giovanni Floris
Giovanni Floris (immagine dall’account Twitter di DiMartedì)

Insomma, da brava cittadina svizzera la Nostra ha preso una doppia cantonata. Che si merita democraticamente il “Bamba della settimana”.