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“Avedon: Beyond Beauty” alla Gagosian Gallery di Roma

Si chiude con successo la mostra dell’artista americano Richard Avedon

"Ogni volta che mi concentro sulla bellezza di un viso, sulla perfezione di ogni singolo dettaglio, mi sembra come se non potessi cogliere cosa ho di fronte, sedotto dallo standard di bellezza dell’altro o dalla sua opinione su quali siano le sue migliori qualità. E di solito questo non è mai auspicabile. Così ogni sessione diventa una sfida", Richard Avedon.

Si chiude con successo la mostra “Avedon: Beyond Beauty”, una retrospettiva che comprende gran parte delle fotografie di moda e dei ritratti femminili realizzati da Richard Avedon, prorogata fino a oggi, sabato 18 aprile, presso la Gagosian Gallery di Roma.

Si tratta di uno degli artisti più importanti del secolo scorso: nato a New York, inizia la sua attivitá come fotografo per Harper's Bazaar nel 1945, per poi collaborare con la rivista rivale Vogue, dove rimane fino al 1988. Nel 1992 è nominato primo fotografo del New Yorker. Il suo lavoro fa parte delle collezioni del MoMA, dello Smithsonian, e del Metropolitan Museum of Art, e di innumerevoli altri musei e istituzioni internazionali. Durante la Seconda Guerra Mondiale è assistente fotografo della Marina Mercantile Americana con il primo compito di scattare foto identificative. Rivela fin da subito grande padronanza della composizione, dell’ambientazione, delle circostanze evitando sempre una distinzione tra fotografia artistica e commerciale, generando lavori di grande impatto, indipendentemente dall'estrazione sociale dei soggetti e dalla contestualizzazione delle tematiche. Intensa anche l'attivitá di fotografo di moda, a partire dalla metá degli anni '40, durante la quale raccoglie numerosi scatti di donne, sia celebri che non, con uno stile unico e originale, carico di umorismo e sensibilitá tale da sovvertire i canoni della bellezza convenzionale. Crede che la fotografia abbia il potere di ritrarre una personalità e di narrare la storia di un individuo, ogni particolare del soggetto immortalato poteva essere un indizio per carpire l'essenza dell'immagine.

“Avedon: Beyond Beauty” racchiude la grande capacitá di rappresentazione e la potenza creativa dell'artista americano, dai ritratti intimi alle celebri fotografie di moda. Grande sperimentatore, faceva muovere le modelle cercando di renderle più libere, sicure ed esuberanti. Presente anche l’Early Paris Fashion Portfolio, undici immagini commissionate da Harper’s Bazaar tra il 1947 e il 1957, scattate “en plein air” fuori dallo studio immortalando la vita nelle strade parigine. È tuttavia dagli scatti in studio che emerge tutta la capacitá descrittiva e l'alchimia che c'era tra Avedon e i suoi soggetti: da Gloria Vanderbil a Cheryl Crane, da Tina Turner a Jean Shrimpton, da Malgosia Bela a Gisele Bundchen.

In contrasto con questo materiale, sono le 24 immagini a colori, macabre e noir, pubblicate dal New Yorker e intitolate In Memory of the Late, nelle quali bellezza e ricchezza si scontrano con l’idea della mortalità. Luciditá compositiva, innovazione, sensibilitá e ironia hanno fatto degli scatti di Avedon veri riferimenti storico – artistici; una produzione intensa dal forte potere testimoniale e dalla grande originalitá stilistica.

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