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As Roma: le promesse di Pallotta fra stadio, bomber e Nainggolan

Il presidente chiarisce in prima persona tutte le situazioni ‘calde’ relative al mercato giallorosso. E su Garcia…

James Pallotta scende in campo in prima persona e dopo il necessario incontro con i giornalisti di due giorni fa, durante la presentazione del progetto definitivo del nuovo “Stadio della Roma” in Campidoglio, torna subito ai microfoni per parlare un po’ di tutto ciò che orbita nel mondo Roma in questo periodo.

Argomento principale naturalmente il mercato, con il presidentissimo che spiega come su Nainggolan “ci stiamo lavorando; lui vuole restare, noi vogliamo tenerlo”.

Detto fatto e questa mattina ecco l’incontro (l’ennesimo) tra Sabatini e il d.s. del Cagliari Capozucca: secondo indiscrezioni, le parti si sarebbero ulteriormente avvicinate (offerta aumentata fino a 16,5 milioni per la seconda metà del belga) e nei prossimi giorni dovrebbe finalmente esserci la conclusione, positiva, di questa intricata vicenda. Ancor di più dopo le parole di oggi di Rudi Garcia, che ha definito il centrocampista “uno dei migliori nel suo ruolo, una pedina fondamentale per la prossima stagione”. Ah, Garcia è stato nuovamente confermato. Polemiche a parte sul suo ruolo – pare che Sabatini e Pallotta abbiano rafforzato la loro posizione in merito al mercato a discapito di quella del tecnico – il francese sarà la base della Roma futura. 

Il numero uno dei Boston  Celtic ha peraltro affermato che  “dobbiamo rinforzarci in 3-4 ruoli chiave, arriveranno 4-5 giocatori e se ne andranno un paio. Dobbiamo migliorare in attacco, segnare di più, con una soluzione per il centravanti” accendendo proprio in questo passaggio gli animi e le speranze dei tifosi giallorossi, con la risposta a una domanda diretta e precisa: “Se Dzeko o Higuain possono essere solo dei sogni? No, andiamo avanti”.

Non è un mistero che il bosniaco, in forza al Man City, sia tra le primissime scelte per il ruolo di centravanti da 20 gol a stagione che manca in rosa ormai da anni, e in tal senso potrebbero essere decisivi la mediazione di Pjanic e il probabile arrivo di un altro connazionale di Dzeko. Alla Roma piace il portiere dello Stoke City Begovic, che in Inghilterra danno vicinissimo al passaggio in giallorosso per circa 8-9 milioni di euro.
L’ostacolo è sempre lo stesso: un ingaggio faraonico percepito allo Stoke che le casse giallorosse non possono garantire nella sua integrità. Ci sarà ancora da lavorare su questa pista, con un po’ di diplomazia e molta pazienza, ma l’obiettivo non è irraggiungibile.

Lo è forse il “Pipita” Higuain, più che per l’ingaggio per questioni di cartellino (De Laurentiis oggi ha ‘sparato’ una valutazione superiore ai 60 milioni) e soprattutto per il fattore ambientale: impensabile che il Napoli venda proprio alla Roma, rivale sul campo e vera e propria ‘nemica’ per il tifo partenopeo, il suo fuoriclasse con il pericolo di creare malumori e delusione enorme in tutto l’ambiente.

Verosimile invece la pista che porta al colombiano Carlos Bacca, protagonista assoluto nella conquista dell’Europa League con il Siviglia, che costerebbe 20 milioni di euro ma con un ingaggio decisamente più soft rispetto ai due sopra citati. Senza dimenticare le parole dei giorni scorsi del suo agente che ha definito Roma “una meta perfetta per il proseguo della carriera di Carlos in Europa”.

Nonostante l’importanza, non c’è solo il centravanti nella testa di Sabatini e Pallotta. Fondamentale coprire le altre zone del campo e mentre è da registrare l’incontro tra il d.s. e Preziosi per discutere di Bertolacci (accordo vicino per 6 milioni più uno tra Carbonero o Paredes), un altro tassello importante da mettere nel puzzle è quello dell’esterno basso di difesa: nuovamente è stato proposto Adriano del Barcellona, ma la soluzione non sembra convincere più di tanto. I sogni di Sabatini portano dritti a Parigi per un vecchio pallino come Digne, che il Psg lascerebbe però partire solo in prestito. L'altra pista porta a Monaco dove gioca Kurzawa, che costa meno del francese e può agire su entrambe le fasce di difesa.

Pallotta ha detto anche che un paio di giocatori andranno via, e forse saranno decisamente in numero maggiore gli “epurati” in vista della prossima stagione: maggiori indiziati a partire oltre a Gervinho (imminente l’annuncio della cessione all’Al Jaziira), sono Destro, Doumbia e Ljajic oltre a Maicon, Keita che non ha ancora rinnovato e Astori.

Insomma il mercato della Roma entra finalmente nel vivo, con James Pallotta pronto all’azione in perfetta sintonia con il suo allenatore e il suo fidatissimo direttore sportivo. Il manager americano si concede anche il lusso di una finta modestia, quando ricorda come la Roma abbia fatto grandissimi affari dal punto di vista economico sotto la sua gestione: “In passato abbiamo venduto bene Benatia, Marquinhos e anche Lamela. Al Tottenham ancora si chiedono come abbia fatto a fregarli così con Erik”.

Abilità imprenditoriale da riconoscere, sicuramente, ma ai tifosi interessano i fatti, i calciatori acquistati e soprattutto i risultati. Dopo due anni al vertice e aver creato una buona base di calciatori in rosa è il momento di alzare finalmente l’asticella e puntare più in alto: Roma vuole vincere e sembra proprio arrivato il tempo per far sì che questo avvenga.

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