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As Roma, le pagelle del match contro il Torino

Voti e giudizi dei protagonisti di Torino-Roma 1-1: impalpabile Ljajic, Florenzi inesauribile accende la luce

La Roma gioca forse la sua miglior partita da due mesi a questa parte ma, paradosso del gioco del calcio, non riesce a conquistare i tre punti.
I gol di Maxi Lopez condanna i giallorossi al temutissimo sorpasso della Lazio e apre scenari impensabili a inizio stagione. C'è da salvare la qualificazione in Champions League, cercando di tornare secondi in classifica. Ormai è rimasto solo questo.
Di seguito voti e giudizi dettagliati dei protagonisti:

DE SANCTIS 6: Nel primo tempo solo un’uscita un po’ ritardata, nella ripresa si inchina dopo oltre 180’ alla rete di Maxi Lopez. Poche colpe, zero miracoli.

FLORENZI 7,5: Quanta personalità dal dischetto per un gol che permette alla Roma di rimettere momentaneamente la freccia e superare la Lazio prima del controsorpasso. Prima del rigore non era apparso brillante anche perché, partendo dalla difesa, arriva poco lucido in fase di cross e spreca il suo potenziale offensivo. Nel finale compie due errori in difesa prima di mettere sulla testa di Ibarbo il pallone del possibile 1-2. Colpisce pure il palo. Non chiamatelo gregario, troppa qualità.

MANOLAS 5,5: Quaranta minuti granitici prima dell’unica sbavatura su El Kaddouri. Si fa notare poco ma la personalità in fase di impostazione (e soprattutto gli inserimenti da calcio piazzato) alla Benatia è una dote che non conosce. Giallo pesante preso nel finale.

ASTORI 6,5: Prestazione senza macchie contro Quagliarella e Martinez e nel finale prova pure a centrare la porta dal limite sfiorando l’incrocio. Oggi colpe non ne ha.

CHOLEVAS 5: Gioca una partita ordinata fin quando non arriva il black out che permette al Toro di pareggiare. Sale così Peres che mostra tutti i limiti del terzino greco. E non sono pochi. Anche lui  nel finale sfiora il vantaggio, ma non basta.

NAINGGOLAN 6: Tackle all’inglese e tanti inseguimenti spericolati. Un po’ troppo arruffone col passare dei minuti, nella ripresa torna lucido e serve a Ljajic un pallone d’oro. Lotta sempre ma con meno voglia…

DE ROSSI 6,5: Schiena dritta (nonostante l’infortunio) e nervi saldi nell’afa torinese. Gara perfetta in cabina di regia, poi decide di salire sul palco prendendosi un rigore d’oro massiccio. Cala anche lui come i compagni dopo il gol di Maxi Lopez.

PJANIC 4,5: Ha avuto tanto da parlare dopo il gol al Napoli che forse ha perso voce e forze. Nel primo tempo si fa notare solo per un assist dalla sinistra bucato da Florenzi. Nella ripresa non fa neanche quello e si mostra morbido anche nei contrasti. (39’st Uçan SV: fa più lui di Pjanic, con un decimo del tempo a disposizione)

IBARBO 5,5: Nella sua prima da titolare fa valere il fisico e i centimetri prendendo anche qualche calcio di troppo. Doti innate, peccato non abbia affinato le doti che dovrebbero fare di lui un attaccante, ovvero fiuto del gol e cinismo. Per capirlo basta vedere la rete divorata di testa nella ripresa. Tanto individualismo, poco lavoro di squadra. (37’st Mbiwa SV: ancora terzino, uno dei tanti tappabuchi di un’annata storta)

ITURBE 6: Da inizio stagione ha tirato pochissimo in porta. Ma l’argentino non si abbatte e ci prova due volte nel primo tempo sfiorando i pali di Padelli. Nella ripresa trova i guantoni del portiere e ripropone il solito copione: corsa, cambi di campo e qualche magia nello stretto. Tutto senza risultati.

LJAJIC 5: Continua a crearsi occasioni e spazi, ma non segna da febbraio e tira in porta col contagocce. La continuità, questa sconosciuta. (30’st Doumbia 5: impresentabile fisicamente, rischia di bruciarsi totalmente se continua così.)

GARCIA 5,5: Non sempre puntando al massimo col minimo sforzo si ottengono risultati, ma stavolta la sua Roma fa più di quanto visto negli ultimi due mesi e non riesce a prendere i tre punti. Paradossi del calcio. Cambi forse un po’ tardivi e poi non era meglio Totti di questo Doumbia? La Lazio ha effettuato il tanto temuto sorpasso, ora tocca a lui finire il campionato sopra i cugini.

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