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Amazon, lavoratori cronometrati in bagno: Cgil denuncia, ma l’azienda ribatte

Cgil denuncia Amazon per cronometrare i suoi dipendenti in bagno e sanzionarli se si dilungano oltre i tempi previsti

Stabilimento Amazon di Torino

Stabilimento Amazon di Torino

La Filt Cgil Torino e Piemonte ha denunciato irregolarità sulle condizioni dei lavoratori nella sede torinese di Amazon, poiché i dipendenti sono cronometrati quando vanno in bagno.

Stabilimento Amazon Torino
Stabilimento Amazon Torino

Dipendenti Amazon cronometrati in bagno

Il colosso delle spedizioni torna a far parlare di sé e non per i suoi profitti, ma per le denunce preoccupanti sulle condizioni dei lavoratori.

Come riporta, infatti, la nota redatta dalla Cgil “i lavoratori sono cronometrati per andare in bagno e vengono puniti con sanzioni disciplinari se i tempi non sono conformi all’algoritmo“.

Il sindacato fa riferimento a un episodio realmente accaduto. Evento in cui una giovane dipendente di Amazon a Torino, addetta alla preparazione dei pacchi, ha ricevuto una sanzione per essersi dilungata durante la pausa.

Luca Iacomino, membro della Filt Cgil, sottolinea che “l’azienda le ha contestato di avere sospeso per venti minuti il lavoro all’1,15 di notte, abbandonando la postazione di lavoro“. Per questo motivo, oltre alla sanzione ha ricevuto una sospensione per un giorno intero.

Siamo determinati ad andare avanti nella difesa dei diritti. E nel far riconoscere ai lavoratori la corretta applicazione delle norme sul lavoro, del contratto nazionale di lavoro e sulla sicurezza negli ambienti di lavoro con la massima attenzione ai ritmi e carichi di lavoro. Condanniamo ogni strumentalizzazione e discriminazione nei confronti dei lavoratori diretti e indiretti“, ha sottolineato Iacomino.

Amazon lavoratori

Amazon risponde alle accuse sulla dipendente sanzionata

Dopo l’ennesime accuse non rimane silente l’azienda torinese. Infatti, non perde occasione per ribattere e fornire la sua versione. “Gli operatori di magazzino possono usare il bagno ogni qualvolta ne sentano la necessità e senza essere controllati“. Tuttavia, dato il lavoro a catena e la mole di lavoro richiesta in azienda, se la pausa dovesse durare di più dei tempi generalmente richiesti i dipendenti dovrebbero avvisare. Giacché “la sicurezza sul luogo di lavoro è una delle nostre prerogative“.

Dunque, appellandosi al “pieno rispetto delle direttive del CCNL“, l’azienda spiega che avendo più di 1.500 lavoratori è essenziale che le persone seguano queste procedure. “Non farlo potrebbe avere delle conseguenze significative, soprattutto in caso di emergenza o evacuazione“.