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Amazon e i finti regali promessi. Il ritorno della truffa con nuovi messaggi pericolosi

Nuove segnalazioni per la truffa dei finti regali Amazon. Tutto quello che c’è da sapere per non abboccare

Amazon

Sta tornando di moda la tendenza di far girare finti messaggi di Amazon che promettono tanti prodotti non venduti in regalo a chi risponde a un breve quiz. Una truffa che girava già qualche anno fa ma che sta nuovamente riprendendo piede. Naturalmente, nonostante anche questa volta nulla di tutto ciò corrisponde al vero, non è difficile cadere in trappola.

C’è a dire il vero un vantaggio: la truffa gira sempre in modo più o meno simile e, di conseguenza, ormai molte delle dinamiche di cui è costituita sono cosa nota.

Il fenomeno del Phishing

E’ quello che in gergo si chiama phishing. Il fenomeno effettuato su internet attraverso il quale, con il fine di acquisire informazioni personali, codici di accesso o dati finanziari, una o più persone ingannano la vittima del raggiro. Il procedimento in genere si basa su tre leve: marchio noto, (in questo caso Amazon); riprova sociale e quantità irrisoria di soldi apparentemente in ballo. Tre fattori che inducono a far credere al malcapitato che la proposta possa essere reale.

I dettagli che aiutano a comprendere l’inganno

Sono però alcuni dettagli a farci comprendere che in realtà si tratta proprio di un inganno. La truffa parte innanzitutto da un link, tinyurl5.ru, generalmente capitato tra le nostre chat di WhatsApp. Dunque, apparentemente il messaggio proviene da una persona di cui potersi fidare. Ma cliccando sul link, viene aperta una pagina che sembra di Amazon ma che in realtà non ha nulla a che fare con l’azienda di Bezos.

Bisogna anche sapere che i truffatori hanno intelligentemente inserito in questo finto sito anche delle recensioni non veritiere. Sono volutamente numerose, proprio perché il lettore, per lo più distratto, tende a leggerne solo alcune. Un inganno ordito sapientemente, che contiene anche foto e nomi falsi e centinaia di reazioni da parte di altrettanti utenti non esistenti. Tutto molto credibile.

Come difendersi

Per difendersi da questi malintenzionati non servono particolari dimestichezze in ambito informatico. In genere si individuano facendo attenzione al brand imitato, link accorciati e promesse di regalo inaspettate e gradite.

Si può fare appello dunque alla legge del buon senso. Perché in effetti con i tempi che corrono, nessuno verosimilmente regala nulla.

O comunque basterà ricordare che né Amazon come in questo caso, né nessun’altra grande azienda hanno l’abitudine di chiedere del denaro ai clienti.