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Al Bano canta per pagarsi le bollette

Al Bano costretto a cantare per pagarsi le bollette, rincarate del 202%

Bianca Berlinguer, Mauro Corona, Albano Carrisi, nel programma Cartabianca

Bianca Berlinguer, Mauro Corona, Albano Carrisi, nel programma Cartabianca

Al Bano è certamente più famoso per la sua carriera e le sue doti canore che come imprenditore, ma tale è della sua azienda agricola in Puglia.

Sono tantissimi gli imprenditori che lamentano l’aumento spropositato delle bollette, che ha piegato ulteriormente le loro aziende, dopo la crisi scatenata dalla pandemia e dalle chiusure effettuate nei lockdown per evitare l’aumento dei contagi e dei decessi.

Tra questi imprenditori, c’è anche Al Bano, che nella sua azienda agricola in Puglia produce vino e olio e martedì 18 è stato ospite da #cartabianca, il programma di Bianca Berlinguer su Rai 3.

Nella prima parte della trasmissione, in cui erano presenti con lui, la conduttrice e Mauro Corona, ormai ospite fisso, Al Bano ha portato una bolletta della sua azienda, leggendo gli importi.

La disperazione di Al Bano: “un rincaro assurdo”

Il noto cantante ha visto le sue bollette dell’energia elettrica aumentare del 202% e lo ha definito un rincaro assurdo. Da gennaio ad agosto, Al Bano ha pagato ben 385.605 euro per la sua impresa, mentre l’anno scorso, nello stesso periodo, aveva pagato “solo” 127.492 euro.

Costretto a cantare per arrotondare a fine mese e pagare le bollette

Poi, in studio, con Fabio Donzelli (Forza Italia) e Debora Serracchiani (Partito Democratico) dice che è d’accordo in un reddito di sostegno ai cittadini più poveri, come il reddito di cittadinanza, ma di stare attenti a non “svaccare”.

Al Bano ha confessato di essere costretto a cantare per pagare le bollette della sua azienda, come una persona qualunque che è costretta ad arrotondare con un secondo lavoro per arrivare a fine mese e far quadrare i conti. In un’intervista al Quotidiano di Puglia ha detto che la sua azienda, come molte altre imprese italiane, rischia di chiudere, nonostante la sua venga considerata “solida e decennale”.