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Al Teatro Eliseo “Corti ma Lirici”

Un piccolo progetto virtuoso che fa della formazione un momento unico per i cinquanta giovani artisti coinvolti

Teatro Eliseo Venerdì 20 e sabato 21 maggio 2016 ore 20.00, “CORTI ma LIRICI” La lirica fatta dai giovani per i giovani, "E LUCE FU" Libretto Aurora Martina Meneo, Musiche Angela Bruni, "REST IN PICTURE", Libretto Fabio Marson, Musiche Luca Incerti, "LA SOPRAVVIVENZA DELLA SPECIE", Libretto Sara Cavosi, Musiche Giuseppe Zampetti.

ROBERTO CAVOSI (Oltreconfine Ideazione), regia e coordinamento libretti, ANTONIO DI POFI (Conservatorio Santa Cecilia), Coordinamento musiche, ANDREA VIOTTI (Accademia Costume & Moda), Coordinamento costumi,  ENRICO LUZZI (Accademia di Belle Arti), Coordinamento scenografie,  Musiche originali ORCHESTRA DEL CONSERVATORIO SANTA CECILIA, Direttore CLAUDIA PATANÈ.

Un piccolo progetto virtuoso che fa della formazione un momento unico sia per i cinquanta giovani artisti coinvolti tra librettisti, compositori, esecutori, cantanti, grafici e costumisti, sia per la sinergia tra prestigiose istituzioni che hanno collaborato alla realizzazione di un evento originale.

“CORTI ma LIRICI” vede il coinvolgimento del Conservatorio Santa Cecilia, l’Accademia di Belle Arti, l’Accademia di Costume & Moda, il Teatro Eliseo e dell’Associazione culturale Oltreconfine. Quest’ultima, diretta da Roberto Cavosi, ha creato, con il sostegno della Società Italiana degli Autori ed Editori, un laboratorio per giovani autori di età non superiore ai trenta anni, selezionando al termine tre allievi che hanno realizzato tre libretti originali di “corti lirici” della durata di circa venticinque minuti l’uno. Ogni corto sviluppa una parabola assolutamente autonoma concepita per sviluppare uno spettacolo completo il cui “collante” è costituito dal tema prescelto: il mistero del nostro vivere comune davanti ad un probabile Dio, come ad una probabile vita e ad una altrettanto probabile morte.

I temi in qualche modo metafisici dei tre libretti nonché la musica che li accompagna vanno trattati come piccole preghiere anche se naturalmente laiche sottolinea il regista. Nelle tre opere emergono infatti le contraddizioni del nostro vivere comune contrapposte al grande mistero della vita e della morte, un confronto anche tragicomico che mette a nudo le nostre debolezze, la nostra tanto ineluttabile quanto umoristica fragilità umana.

Il Conservatorio di Santa Cecilia, attraverso un concorso interno, ha individuato tre suoi allievi compositori ai quali è stata affidata la realizzazione delle musiche, e gli elementi per l’esecuzione, tra musicisti e cantanti. Abbiamo utilizzato linguaggi diversi, cercando di conciliare la modernità con la tradizione, confrontandoci in modo fortemente personale col repertorio operistico dichiarano dei compositori. Contaminazioni da musical, arie tradizionali, sperimentazioni sonore al limite della tonalità, sono gli elementi con cui abbiamo composto i tre corti lirici, nostra prima esperienza con l’Opera d'Arte Totali.

L’elaborazione dei fondali scenici è stata affidata agli studenti dell’Accademia di Belle Arti coordinati da Enrico Luzzi secondo cui La decorazione in relazione alla pittura, alla scultura, al cinema, al design, alla pubblicità, alla moda e come sistema di informazione linguistica e visiva, comunica i simboli e i significati di una cultura generale.

Gli allievi dell’Accademia di Costume & Moda hanno realizzato gli abiti di scena sotto la guida attenta di Andrea Viotti che scrive Da una poltrona della sala, non posso che applaudirle come professioniste che hanno concluso un percorso di cui sono stato in parte autore ed in parte spettatore.

Il Teatro Eliseo è divenuto uno spazio polifunzionale dove spettacoli di prosa, concerti e incontri culturali si intrecciano ad iniziative di formazione per i giovani. Un’opportunità per mettere a frutto, direttamente sul campo, le competenze acquisite durante gli studi e di lavorare a stretto contatto con i professionisti del settore. Nell’ottica di creare un polo d’eccellenza creativa, una fabbrica di idee, un’officina culturale, un luogo eterogeneo e sfaccettato, il direttore artistico Luca Barbareschi ha deciso di sostenere il progetto ideato da Cavosi con grande entusiasmo, per sperimentare modelli innovativi, individuare i giovani talenti, incoraggiare l’innovazione linguistica e sostenere la nostra più celebrata tradizione: l’Opera Lirica. 

Teatro eliseo Via Nazionale, 183 — 00184 Roma

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