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Roma, a Tor Sapienza la protesta di chi non ce la fa più

Arrivano attestati di solidarietà ai cittadini di Tor Sapienza: la situazione è uguale anche altrove

“Noi manifestiamo solo per i nostri diritti”. E ancora: “Abbiamo paura, questi immigrati sono violenti e qui è diventato pericoloso anche solo fare una passeggiata”. Sono queste le testimonianze raccolte dall’agenzia DIRE a Tor Sapienza, durante la notte di proteste e scontri.

Nella periferia est di Roma, i cittadini protestano contro il centro di accoglienza per immigrati e rifugiati in via Morandi. La tensione è alta: la protesta è iniziata lunedì, e ieri è sfociata in una carica della celere che ha disperso i manifestanti. Le cronache raccontano di momenti concitati che hanno preceduto lo scontro tra la Polizia e i manifestanti, con un probabile lancio di bombe carta da parte di questi ultimi. Anche alcuni cassonetti sono stati incendiati nella notte tra il 10 e l’11 novembre. Un lacrimogeno è stato lanciato ad altezza uomo da parte degli uomini in divisa (come nel video). La Polizia, dalla sera prima, stava presidiando il centro nel mirino delle proteste. 

Secondo il racconto dell’ANSA, alcuni testimoni hanno raccontato di una reazione da parte degli ospiti del centro, che hanno risposto lanciando oggetti dalle finestre. Sempre l’ANSA riporta la testimonianza di Tommaso Ippoliti, presidente del comitato Tor Sapienza: “La tensione è alle stelle. Da anni questa borgata è stata abbandonata, non si può uscire la sera e ultimamente le aggressioni e i furti sono aumentati. Qualche giorno fa una ragazza che portava a spasso il cane è stata molestata nel parco in pieno pomeriggio. Come comitato prendiamo le distanze dagli episodi di violenza della scorsa notte, ma la gente è giustamente esasperata. Chiediamo più sicurezza”.

Ai cittadini di Tor Sapienza, in rivolta da lunedì scorso e che ieri si sono fronteggiati con le forze dell’ordine, arrivano le prime attestazioni di “solidarietà e vicinanza”. A porgerle sono Stefano Oddo, Simona Peri e Davide Cecini, rispettivamente capogruppo e consiglieri in XIV Municipio del Nuovo Centro Destra. “Siamo vicini a tutto il popolo di Tor Sapienza che, oggi più che mai, affronta da solo l’emergenza violenza e degrado presente sul proprio territorio – osservano gli esponenti – Anche nel nostro territorio la situazione è ormai al collasso: il campo nomadi di via Cesare Lombroso e le varie baraccopoli tutti i giorni causano ingenti problemi ai residenti del quartiere”.

“Furti, danneggiamenti, incendi e mercatini dell’usato sono all’ordine del giorno” anche nella periferia nord della Capitale, raccontano i rappresentanti, “senza che nessuno si opponga a questa escalation di degrado”. “Non è tollerabile che i sobborghi di Roma vengano abbandonati a loro stessi”, concludono Oddo, Peri e Cecini, annunciando l’imminente costituzione di “un coordinamento civico congiunto in tutte le periferie al fine di presentare una petizione popolare per fermare questa escalation”.

Daniele Pinti, capogruppo di Forza Italia in VI Municipio, accoglie con favore la proposta di istituire un coordinamento civico congiunto, che metta in contatto tra loro tutte le periferie dimenticate della città. “Anche nel mio Municipio la situazione è drammatica” – denuncia Pinti che punta il dito contro il campo nomadi di via Solone.

*Fonte del video: Facebook (cliccare qui)

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