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A Roma lo scorso anno sono scomparse 1.200 persone

Roma è prima tra i capoluoghi di provincia del Lazio, Frosinone, 189 persone scomparse, Latina 172, Viterbo 139, Rieti 70 persone

Auto della Polizia di notte

In Italia sono 29.315 gli scomparsi secondo i dati del Ministero degli Interni, un 17% in più del 2022 e tra questi il 75% sono bambini. Un dato che fa rabbrividire. Se poi si somma ai bambini morti in guerra o sotto le bombe israeliane, sfruttati nelle miniere e nelle discariche di rifiuti, rapiti o stuprati, getta un’ombra di vergogna su tutta la nostra presunta civiltà.

Chi l’ha visto, uno dei più longevi programmi della Rai

Quando su Raitre andò in onda per la prima volta Chi l’ha visto? era il 30 aprile 1989. Lo conducevano Paolo Guzzanti e Donatella Raffai. Ben pochi immaginavano che quel programma, nato dalla volontà del direttore Angelo Guglielmi e dalla mente di Lio Beghin, sarebbe stato uno dei più grandi e duraturi successi della Rai. La trasmissione era nata da una costola di Portobello, il geniale programma di Enzo Tortora, dove c’era una rubrica intitolata Dove sei? dedicata proprio alle persone sparite nel nulla, senza alcuna traccia.

Chi l’ha visto? rimane un evidente programma di Servizio Pubblico, come non se ne fanno più, che arrivò ad avere fino a 8 milioni di audience nel 1990-91, proprio con la Raffai. Tanto successo si deve a due fattori, il numero sempre crescente di persone sparite, con l’aria di tensione che questo fatto crea, e l’abile maestria della conduttrice che manteneva un livello di suspence tale da tenere inchiodato lo spettatore per tutta la puntata.

Un dato agghiacciante su quanti bambini oggi spariscano, muoiano, vengano sfruttati e violentati

In questo 2023 appena passato, sono state 29.315 le denunce di persone sparite, contro le 24.369 del 2022, e il 75% delle denunce riguardano minori. Un dato agghiacciante. In particolare su 21.951 complessive sparizioni di minori, 4.416 sono state relative a Italiani e 17.535 a stranieri. Un dato che, rispetto al 2022 – quando vi erano state 4.128 segnalazioni per minori italiani e 13.002 per minori stranieri – fa registrare un aumento soprattutto in relazione ai secondi. Non conosco con esattezza il dettaglio dei dati e mi risulta che molti minori arrivano sulle nostre coste con i barconi dei migranti, senza genitori e senza nessuno che li accudisca. Che fine fanno? Dove e come spariscono? Un’ombra di preoccupante inquietudine avvolge questo mistero sul quale troppo spesso la comunicazione tace.

Il caso della piccola Kataleya rapita a Firenze è ancora in mano agli inquirenti

Già nel 2022 c’era stato un incremento di scomparsi sul 2021, un +26,04% e ora registriamo un altro aumento del 17% circa. Tutti hanno nella memoria i casi della piccola Kata sparita dalle case occupate nell’ex Hotel Astor di Firenze il 10 giugno 2023. La bambina ha 5 anni ed è di origini peruviane. Un caso ancora da dipanare, pieno di contraddizioni e di enigmi. Che fine fanno questi bambini? Se ci fermiamo a pensare a quanti disastri e violenze debbono subire i bambini ai giorni nostri viene davvero voglia di gettare un’onta di infamia sull’intera società, dalle guerre in Ucraina e lo sterminio di innocenti a Gaza, dallo sfruttamento dei minori per motivi di lavoro o peggio sessuali, in varie parti del mondo, ai bambini naufraghi che annegano nelle acque del Mediterraneo inseguendo un sogno di libertà e di vita che l’Occidente fa balenare ma che poi non mantiene, fino alle sparizioni, ai rapimenti, al commercio di organi.

Philip Rogosky sparisce a Roma il 29 gennaio e non se ne sa più nulla

Recentemente s’è verificato il caso di Philip Rogosky, 56 anni, organizzatore cinematografico, scomparso a Roma, lunedì 29 gennaio. Philip abita a ponte Sant’Angelo, la moglie ha un negozio di gioielli e da quel lunedì non si hanno più sue notizie. I parenti e gli amici hanno presentato denuncia alle forze dell’ordine e lanciato un appello, condiviso anche dall’associazione Penelope e dalla trasmissione Chi l’ha visto?, che in passato ha risolto molti casi.  Secondo quanto ricostruito, quel lunedì Philip Rogosky era uscito intorno alle 9 del mattino da casa per una passeggiata ma da quel momento di lui si sono perse le tracce. Il telefono risulta ovviamente spento. L’uomo, secondo quanto appreso, non farebbe abuso di alcol e droghe. Che fine avrà fatto?

Il caso di Sara Pedri, ginecologa di 31 anni scomparsa in Trentino, è solo uno dei 29.315 casi denunciati

Il 4 marzo 2021 è scomparsa Sara Pedri, ginecologa di Trento. La giovane fu trasferita dalla struttura ospedaliera di Trento nella quale lavorava a quella di Cles, dopo continue vessazioni sul posto di lavoro. Scoprì di essere stata assegnata ad un consultorio e non al reparto di ginecologia. A quel punto decise di dimettersi. Il giorno dopo sul ponte di Mostizzolo in Trentino a pochi passi da un dirupo, i carabinieri trovano la macchina di Sara, un Volkswagen T-Roc e il telefono della giovane ma nulla più.

Il Ministro Piantedosi assicura la massima attenzione soprattutto al fenomeno dei minori

Il Viminale – sottolinea il ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi – riserva da sempre il massimo impegno nell’affrontare questo complesso fenomeno che coinvolge ogni anno migliaia di persone, per la maggior parte minori e soggetti fragili, con riflessi profondi sulle famiglie che vivono la tragedia della scomparsa dei propri cari. È per questo che lavoriamo tutti i giorni per potenziare e rendere sempre più efficienti i nostri strumenti di intervento. Uno sforzo costante per il quale ringrazio il Commissario straordinario, le Prefetture ed i numerosi attori: Forze di polizia, Vigili del Fuoco, Protezione civile, Centro nazionale del soccorso alpino e speleologo, associazioni di volontariato, che quotidianamente forniscono il loro prezioso contributo al sistema di ricerca delle persone scomparse“.

A Roma nel 2023 sono scomparse più di 1.242 persone

Sono oltre 400 quelle ancora ricercate delle 1.242 persone scomparse a Roma nel 2023, a fronte delle 1.006 dell’anno precedente.  Un dato in aumento anche nel Lazio con 784 scomparsi di cui 516 non ancora rintracciati. Nel 2022 nelle cinque province erano state 1.388, mentre nell’anno appena passato erano state quasi 500 in più (1.812).  È quanto emerge dal Report di 168 pagine della XXX Relazione 2023 sull’attività svolta dall’ufficio del commissario straordinario del Governo per le persone scomparse. Dallo studio emerge come a Roma lo scorso anno su 1.242 persone scomparse ne siano state ritrovate 828 (822 in vita e sei decedute).

Quelle ancora ricercate sono 414. Roma è prima tra i capoluoghi di provincia del Lazio, a cui seguono Frosinone (189 persone scomparse), Latina (172), Viterbo (139) con Rieti fanalino di coda con 70 persone sparite. Nel complesso nel Lazio su oltre 1.800 persone scomparse 1.100 hanno potuto riabbracciare amici e familiari. Undici le ricerche finite tragicamente con il rinvenimento del corpo privo di vita della persona ricercata. Quelle di cui non si hanno ancora tracce sono 701.

I motivi sono diversi a seconda dei soggetti che scompaiono, molte volte c’è una loro precisa volontà a non farsi ritrovare

Bruno Ballarin, della prefettura di Roma, che si occupa degli scomparsi ha detto che “Ricevo decine di segnalazioni al giorno, il 70 per cento si risolvono nell’arco di 24 ore. Molte volte arriva prima la segnalazione del ritrovamento, poi la denuncia di scomparsa”.

Riguardo al caso preoccupante dei minorenni stranieri non accompagnati, di cui si perdono le tracce dopo lo sbarco, viene confermato l’elevato numero ma anche la complessità del fenomeno. “Di loro, spesso, non si hanno neanche le fotografie o la certezza che siano realmente minorenni. Le ricerche vengono effettuate comunque anche se si ha la quasi certezza che il ragazzo scomparso ha preso la via che lo porterà a ricongiungersi con parenti in qualche altro paese europeo. Non hanno telefoni o carte di credito, impossibile seguirne le tracce. Qualche volta arriva la segnalazione da qualche commissariato o caserma carabinieri del nord Italia a cui la persona scomparsa ha chiesto aiuto per rifocillarsi. In quel caso viene affidato a qualche struttura del posto, ma spesso scappano nuovamente dopo qualche giorno”.

Il caso degli anziani con disturbi mentali è ancora più inquietante, sono fragili e non autosufficienti

La preoccupazione è sempre massima, ma lo è ancora di più “quando a sparire sono le persone anziane o con patologie psichiatriche. Loro rappresentano una criticità maggiore per via della loro fragilità e perché non sono autosufficienti”. I ragazzi che si allontanano da casa “lo fanno spesso per problematiche varie dovute all’età, spesso legate ai social. Mi è capitato – racconta il dipendente della prefettura – anche il caso di una ragazzina che, ogni fine settimana, spariva dalla casa famiglia che la ospitava per andare a casa del fidanzato e, il lunedì, tornava nella struttura: ogni fine settimana c’era una denuncia”.