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A Roma “case popolari ai Rom più bisognosi”

Lo afferma il vicesindaco Nieri a Radio Anch’io. Quelli che “hanno redditi alti” vanno invece “mandati via dai campi”

Una casa ai Rom più bisognosi; tutti gli altri, quelli che “hanno redditi alti e delle proprietà” vanno invece “mandati via dai campi” perché “non hanno bisogno dell’assistenza di Roma Capitale”. A parlare è il vicesindaco di Roma Luigi Nieri, intervenuto a Radio Anch’io.

Nieri torna così sul tema già affrontato lo scorso febbraio. “Case ai rom? Ce lo chiede l'Europa. La destra ci accusa, ma il problema dei campi è esploso quando governavano loro”: così diceva il vicesindaco a Radio Cusano Campus, sostenendo che fosse ormai pronta la stagione della chiusura dei campi rom che “sono costati tantissimo, le condizioni di vita sono disastrose e creano tensioni con la cittadinanza”. Posizione, questa, ribadita oggi a Radio Anch’io: “Così come dice anche l'Europa, la nostra idea è quella di chiudere i campi: per fare ciò, serve una pianificazione seria, un piano organico che presenteremo nelle prossime settimane alle forze politiche e alla città”, prosegue, annunciando quindi un piano per la chiusura dei campi che potrebbe essere pronto già nelle prossime settimane.

D’altra parte, lo stesso primo cittadino Ignazio Marino ha già manifestato la volontà di superare la formula dei campi. “Vogliamo superare un’altra iniziativa degli Anni ‘90: parlo dei campi rom e il superamento di questi luoghi ma con accordi chiari con le popolazioni che vivono in questo campi. Roma è una città accogliente ma nella legalità. I bimbi devono andare a scuola, le persone devono rispettare la legge altrimenti non sono ben accolti né qui né in altre parti di Roma”, faceva sapere il sindaco in occasione dell’inaugurazione della Casa della Salute di Torrenova, lo scorso 3 aprile. Anche l’assessore alle Politiche Sociali di Roma Capitale, Francesca Danese, aveva lanciato la proposta di un buono casa anche per i Rom. “Il buono casa potrebbe essere fruibile anche dai rom, non è detto che una persona non possa uscire dai campi, trovare lavoro e avere una casa. Per questo passaggio però c’è bisogno di una ulteriore delibera, visto che il buono era stato pensato per la fuoriuscita dai residence delle famiglie che vivevano al loro interno”, faceva sapere l’assessore, annunciando anche un nuovo Regolamento sui campi rom, che prenderà il nome di ‘Regolamento dell’accoglienza’, e che sarà approvato non appena giungerà “la risposta ad alcuni quesiti giuridici”, step necessario per far approdare il Regolamento in Giunta e poi in Assemblea capitolina.

Sempre sul tema dei campi Rom, dal vicesindaco Nieri, infine, una stoccata al leader del Carroccio Matteo Salvini. “Non dobbiamo avere paura di dirlo”, afferma riferendosi alla volontà di dare le case popolari ai Rom più bisognosi: “L’industria della paura – continua – la lasciamo a Salvini e a chi è convinto che basta creare paura e si risolve il problema”.

Poi aggiunge: “Vedere Salvini con la maglietta con la scritta ‘Ruspe’ fa male, non solo a Roma ma a tutto il Paese”. Ieri sera, il segretario della Lega Nord si è infatti presentato con questa maglietta alla trasmissione di Rai3, Ballarò, e anche in quell’occasione è stato duramente attaccato dal cantautore romano Antonello Venditti. “Noi non le utilizzeremo mai le ruspe contro le persone”, aggiunge Nieri, che conclude: “Le ruspe ci servono solo a Ostia: le stiamo utilizzando contro una situazione abusiva”, ovvero quella del lungomuro e dei chioschi installati abusivamente sul territorio.

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