Pendolaria 2025 boccia le ferrovie del Lazio: Roma–Lido ancora simbolo dei disagi quotidiani
Il rapporto di Legambiente segnala Roma–Lido e Roma–Viterbo tra le peggiori linee regionali. Tra problemi di servizio, cantieri e promesse di miglioramento, i pendolari attendono risposte concrete
Minibus Atac
Il rapporto Pendolaria 2025 di Legambiente torna a mettere sotto la lente lo stato delle ferrovie regionali italiane, con un focus particolare sul Lazio. Ogni anno il dossier fotografa la quotidianità dei pendolari, evidenziando punti di forza e criticità, e offre così un quadro chiaro di cosa significhi viaggiare sui treni locali.
Dopo un 2024 in cui si era sperato in un miglioramento per le linee laziali, con l’arrivo dei nuovi treni Titagarh Firema, il rapporto di quest’anno mostra una situazione ancora critica. Roma–Lido e Roma–Civita Castellana–Viterbo tornano infatti a occupare le posizioni peggiori della classifica, confermando le difficoltà delle ex ferrovie concesse.
Tra le cause principali del peggioramento ci sono le frequenti soppressioni di corse, un problema particolarmente evidente sulla Roma–Viterbo, dove il servizio sembra addirittura peggiorato rispetto all’anno precedente. A queste si somma la carenza di materiale rotabile, che limita la regolarità delle corse e la capacità di garantire un servizio efficiente, soprattutto nelle ore di punta.
La Roma–Lido, una linea fondamentale per migliaia di pendolari che ogni giorno raggiungono Roma dal X Municipio, rappresenta il caso più emblematico. Le speranze legate all’acquisto dei nuovi convogli Firema si sono accese e spente più volte durante l’anno, senza tradursi in miglioramenti concreti per gli utenti.
Nonostante le evidenti difficoltà, il rapporto Pendolaria segnala anche gli investimenti in corso, come il raddoppio della tratta Riano-Morlupo e il rinnovo dell’infrastruttura della Roma-Lido. Interventi attesi da anni, dai quali si spera finalmente di vedere risultati concreti. La prospettiva resta prudente, ma indica che si stanno facendo sforzi ed investimenti verso un servizio ferroviario più affidabile.
Sebbene la fotografia di Legambiente sia del 2024, la situazione per le ferrovie ex-cocesse non è cambiata troppo anche nel 2025. Negli ultimi giorni, infatti, i disagi si sono intensificati a causa dei lavori notturni sulla linea, in particolare nelle ultime due settimane ci sono stati tre interruzioni di servizio che hanno impedito la regolare riapertura alle 5:30.
Per fare chiarezza, la Regione Lazio ha convocato un tavolo tecnico con Astral, Cotral, Rete Ferroviaria Italiana e l’impresa incaricata degli interventi. L’iniziativa, promossa dall’assessore ai Trasporti Fabrizio Ghera, ha l’obiettivo di capire cosa sia andato storto e individuare soluzioni rapide per limitare i disagi.
Durante il confronto è emerso che le difficoltà sono state causate da una fase dei lavori sulla linea aerea, necessaria per il rinnovo dei cavi che alimentano i treni. Un’operazione tecnica complessa, che ha provocato rallentamenti imprevisti con ripercussioni sulle corse nelle ore di punta.
Per ridurre il rischio di ulteriori disagi, Astral ha chiesto a RFI di sospendere temporaneamente questa specifica attività, proseguendo però con le altre lavorazioni. RFI ha inoltre applicato le penali contrattuali previste per le criticità riscontrate, sottolineando l’attenzione al rispetto dei tempi e all’impatto dei lavori sulla vita dei pendolari.
Passando all’attualità, sono stati pubblicati gli orari speciali della Roma–Lido in vista delle festività natalizie. Dal 22 dicembre al 6 gennaio, i lavori notturni saranno sospesi, e l’ultima corsa dei treni dai capilinea fissata alle 23:30, salvo il 24, 25 e 31 dicembre, quando il servizio subirà alcune modifiche. Per la notte di Capodanno, invece saranno attive corse sostitutive in autobus e navette notturne per garantire i collegamenti.
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