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Roma, un boato squarcia il quartiere all’improvviso: doppia esplosione sventra il palazzo | Attimi di panico tra i residenti

Doppia esplosione notturna a La Rustica sventra un palazzo e distrugge finestre. Indagini in corso per capire se sia bravata o avvertimento.

Doppia esplosione notturna a La Rustica sventra un palazzo e distrugge finestre. Indagini in corso per capire se sia bravata o avvertimento.

Il quartiere di La Rustica, periferia est di Roma, è stato scosso da due potenti esplosioni nella serata di sabato 20 dicembre, poco dopo le 21:30. Residenti atterriti hanno descritto l’evento come “non semplici petardi”, evidenziando la forza devastante dei due ordigni, definiti dai più come veri e propri “bomboni”. L’episodio ha causato danni ingenti a strutture condominiali e veicoli, ma fortunatamente non ci sono stati feriti. Le forze dell’ordine e i vigili del fuoco sono subito intervenuti sul posto per avviare le indagini e mettere in sicurezza le aree colpite. La tranquillità della zona è stata infranta da un rumore assordante che ha lasciato dietro di sé paura e un fitto velo di interrogativi.

Le esplosioni sono avvenute in rapida successione, a distanza di pochi secondi l’una dall’altra, in due vie distinte del quartiere: la prima in via di Castel di Ieri e la seconda in via Naide. Questo dettaglio suggerisce un’azione premeditata e coordinata, piuttosto che un atto isolato. La portata dei danni ha immediatamente escluso l’ipotesi di una banale bravata di fine anno, spingendo gli investigatori a considerare scenari più complessi e preoccupanti. La comunità locale, abituata a una certa quiete, si trova ora a fare i conti con un evento che ha scosso le fondamenta non solo dei palazzi, ma anche della percezione di sicurezza.

I devastanti effetti dei “bomboni” sul quartiere

I devastanti effetti dei "bomboni" sul quartiere

I devastanti effetti dei bomboni sul quartiere.

 

I danni provocati dalle due deflagrazioni sono stati significativi e ben visibili. La prima esplosione, in via di Castel di Ieri, ha letteralmente sventrato parte dell’androne condominiale di un palazzo popolare, causando seri danni ai muri portanti e facendo saltare lo sportello dei contatori. Non solo: la potenza dell’onda d’urto ha frantumato le finestre delle abitazioni e quelle delle scale fino al sesto piano, disseminando frammenti di vetro ovunque e rendendo alcune zone pericolanti. I residenti hanno raccontato momenti di puro panico, con le vetrate che cedevano e il rumore assordante che echeggiava tra i palazzi.

Pochi istanti dopo, in via Naide, un secondo “bombone” ha replicato gli effetti devastanti. Anche qui, le finestre delle scale sono state distrutte fino al sesto piano, evidenziando una forza esplosiva notevole. A ciò si aggiunge la rottura dei parabrezza di ben due automobili parcheggiate nelle vicinanze, testimoniando la vastità dell’area interessata e la non selettività degli ordigni. Fortunatamente, al momento delle esplosioni, non c’erano persone negli androni o nelle immediate vicinanze, evitando così conseguenze ben più gravi in termini di vite umane. La messa in sicurezza è stata la priorità, con i vigili del fuoco che hanno operato per rimuovere i vetri pericolanti e le strutture instabili.

Tra indagini e timori: Le ipotesi sul tavolo degli inquirenti

Le forze dell’ordine hanno immediatamente avviato un’indagine approfondita per far luce sulla doppia esplosione. Al momento, nessuna ipotesi è stata esclusa. Si va dalla possibilità di una “bravata” di adolescenti, che avrebbero utilizzato fuochi d’artificio di grandissima potenza, all’eventualità ben più inquietante di un vero e proprio atto intimidatorio o un “avvertimento”. Quest’ultima pista è alimentata dalle dichiarazioni di alcuni residenti, che hanno confidato ai cronisti di RomaToday che nel quartiere “non vive solo gente incensurata”, suggerendo un possibile legame con attività illecite o faide locali. Questo contesto aggiunge un’ombra di preoccupazione e insicurezza tra gli abitanti di La Rustica.

Domenica sera, sul luogo dei danni sono tornati i vigili del fuoco e i tecnici di Roma Capitale per un nuovo sopralluogo, volto a completare la messa in sicurezza e a raccogliere ulteriori elementi utili alle indagini. La speranza dei residenti è che i responsabili vengano identificati rapidamente e che i danni subiti vengano riparati nel più breve tempo possibile. Tuttavia, il timore che le imminenti festività natalizie possano rallentare l’iter burocratico per i risarcimenti e i lavori di ripristino è palpabile. L’attesa di risposte concrete e la volontà di tornare alla normalità si scontrano con l’incertezza e la percezione di una minaccia ancora latente nel quartiere. La domanda che tutti si pongono è: chi sono i responsabili e quale il loro movente?