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Dott. Giuseppe Di Bella: “Come regolare e potenziare il sistema immunitario”

Sta emergendo progressivamente l’estensione e la portata  terapeutica dei retinoidi, particolarmente dell’acido retinoico

Dott. Giuseppe Di Bella

Dott. Giuseppe Di Bella

Uno degli aspetti etici, scientifici e clinici più gravi della crisi morale della società “occidentale” è la censura, l’occultamento, la disinformazione, di evidenze scientifiche, concezioni cliniche, linee terapeutiche, contrarie agli inconfessabili interessi delle élites. 

La diffusione e consapevolezza di queste verità, potrebbe irreversibilmente delegittimare centri di poteri che perseguono il totale controllo dell’umanità e si reggono su una continua, incessante, ossessiva, disinformazione, falsificazione mistificazione. 

In questa sintesi sulla possibilità di regolare e potenziare il sistema immunitario, ho fatto riferimento  a dati recenti della letteratura che stanno ulteriormente confermando note evidenze scientifiche, e  il potenziale terapeutico sinergico  di  Retinoidi,  vitamine E , D3 , C, Melatonina, esteri fosforici del gruppo B e B12. .Il concetto di “evidenza scientifica” l’impiego coerente , pertinente , adeguato , di questa definizione, non si limita alla clinica , ma si può estendere  alla biochimica, fisiologia, biologia molecolare, alle scienze esatte. 

Sta emergendo progressivamente l’estensione e la portata  terapeutica dei retinoidi, particolarmente dell’acido retinoico, le caratteristiche ,proprietà e azione bio-molecolare della sua complessa espressione recettoriale  articolata  sui 3 istotipi  alfa,beta e gamma per le due strutture recettoriali RAR e RXR . 

La loro localizzazione regolatoria in siti  strategici delle funzioni vitali , le membrane plasmatiche e quelle nucleari, ne conferma le funzioni vitali. Si è accertato che durante i processi fisiologici di senescenza le cellule, possono evolvere in tumore o  seguire un percorso fisiologico in base alle caratteristiche biomolecolari dei fenotipi secretorii associati alla senescenza (SASP). 

I recettori dell’Ac retinoico, in particolare RAR beta,  attivano i SASP oncosoppressori con evidenti proprietà preventive e terapeutiche oncologiche . Il dato è documentato da studi sperimentali e  preclinici su vari tumori , tra cui quelli  prostatici , e confermato dalla nostra esperienza clinica sui tumori prostatici già pubblicata su www.pubmed.gov , cui seguirà una casistica su oltre un centinaio di casi in gennaio o febbraio. Gli  isotipi RAR (α, β e γ) insieme a tre isotipi RXR (α, β e γ), si legano come eterodimeri RXR/RAR agli elementi di risposta dei geni bersaglio dell’Ac Retinoico per generare un elevato grado di complessità e diffusi effetti pleiotropici finalizzati alla realizzazione e mantenimento dell’equilibrio biologico.

L’Ac retinoico ha sequenze di riferimento in molti geni , attivando  il RIG ( retinoico indicibile gene)  promuove una riprogrammazione metabolica , glicolitica ,biomeccanica   ,metabolizzando a livello mitocondriale il glicogeno, con incremento immediato della biodisponibilità energetica per la proliferazione , maturazione , chemiotassi delle cellule dendritiche . L’Ac retinoico attiva anche il gene ISG  ( Interferone Stimolato  Gene) con una cascata di  induzioni di decine di geni e relative proteine che svolgono un ruolo essenziale nella modulazione fisiologica immunitaria .

I recettori  RAR del dominio immunoglobulinico delle cellule T  promuovono l’attività antitumorale dei linfociti T γ δ2in cui sono altamente espressi. I livelli sierici di Ac Retinoico , sono  anche  negativamente correlati con l’abbondanza di Tim-3 sulle cellule T γ δ2 circolanti. Studi sperimentali hanno dimostrato che la segnalazione Retinoic. Ac./RAR agisce direttamente sulle cellule T γ δ2, reprimendo l’espressione di Tim-3, promuovendo l’attivazione di NF-κB e aumentando la produzione di citochine antitumorali. In particolare, l’integrazione di Ac retinoico ha migliorato l’efficacia dell’immunoterapia antitumorale mediata dalle cellule T γ δ2.

Non è ancora stato chiarito in quali rare situazioni patologiche   possa essere espresso il recettore  RARγ  oncogeno, che comunque può essere inattivato da un  flavonoide ,l’Acacetina, che ne blocca l’azione  . Il bersaglio terapeutico  della via dell’acido retinoico è promettente anche  per lo sviluppo di nuovi farmaci che possano anche  riprogrammare  le cellule staminali tumorali. Non esistono ancora in tutto il mondo ,specialità medicinali con i 3 retinoidi : Ac Retinoico , Beta carotene , Axeroftolo , solubilizzati in vitamina E , che ne impedisce ossidazione , degradazione incrementandone emivita e biodisponibilità : In Italia farmacie galeniche specializzate producono da anni questa soluzione.  

E’ essenziale, realizzare una somministrazione sequenziale di farmaci, finalizzata al raggiungimento dei bersagli terapeutici. Infatti solo un DNA rilassato , decompattato è accessibile ai fattori di trascrizione attivati dai recettori nucleari di retinoidi, vitamina D3 e Melatonina . Il Butirrato di Sodio, inibendo le deacetilasi consente il rilassamento del DNA , la sua decompattazione ,realizzando il contatto delle sequenze bersaglio del DNA con  i citati fattori di trascrizione . 

La regolazione bioenergetica a livello fisiologico è alla base di una modulazione  immunitaria ottimale , volta alla prevalenza della fosforilazione ossidativa sulla glicolisi con la valorizzazione terapeutica  di coenzimi della vitamina B2 ( contenuta nel tanto demonizzato latte ):-  il Flavin Adenina Dinucleotide, un importantissimo coenzima trasportatore di elettroni (FAD/FADH2) nel metabolismo cellulare, essenziale per il ciclo di Krebs – catena respiratoria, e la vitamina B3 ,NAD (Nicotinamide Adenine Dinucleotide) .

Sono coenzimi fondamentali, che trasportano elettroni e ioni idrogeno (energia) tra le molecole, essenziali per centinaia di reazioni cellulari, dalla respirazione cellulare (produzione di ATP) alla riparazione del DNA e alla regolazione genica. Per questo il Prof Luigi Di Bella in tante situazioni patologiche prescriveva gli esteri fosforici del gruppo  B in cui NAD e FAD sono già contenuti , oltre alla possibile regolazione di altre molteplici funzioni vitali .

Oggi la specialità non è più  in produzione , ma farmacie galeniche  ne continuano la produzione  con  positivi risultati che ho avuto modo di verificare anche su di me. Uno degli aspetti negativi potenzialmente cancerogeni di una prevalenza della glicolisi ( soprattutto nei diabetici ) a scapito della fosforilazione ossidativa, è l’ipossia ,la diminuzione dell’ossigeno e aumento dell’acidità con attivazione di un fattore di trascrizione potenzialmente oncogeno : HIF (Hypoxia-inducible factor), che promuove la produzione del fattore di crescita VEGF dell’angiogenesi tumorale, altamente oncogeno. La melatonina attivando scambi e perfusione emotissutali contrasta la formazione di HIF.

La sua azione può essere sinergicamente potenziata  dall’impiego di un prodotto biologico la Carnosina ,(formata da 2 aminoacidi alanina e istidina), che pertanto ha proprietà di prevenzione e terapia oncologica in assenza di tossicità. Sulla recente disinformazione circa una presunta ed inesistente cardiotossicità della melatonina è pubblicato sulle maggiori banche dati biomediche l’esatto contrario.

La Melatonina esercita un potente effetto di prevenzione di  cardiopatie e di eventi gravi , potenzialmente letali, che possono seguire la riperfusione di organi ischemici , danni evitati dall’impiego  di alte dosi di melatonina.  Va valorizzato anche l’impiego della vitamina B12, (5000 mcg intramuscolo,) di cui una recente revisione della letteratura ha smentito ( tranne rare e note eccezioni ) un presunto effetto cancerogeno ,essendo dimostrato il contrario , la sua proprietà di  contrastare il “ disordine epigenetico  del DNA” fonte di varie patologie e tumori. In questa funzione vitale la B 12 è sinergica con l’Ac. Retinoico, le vitamine C ed E ,attivando i geni dei percorsi di riparazione mutazionale , sottoregolando così l’instabilità genomica e l’accumulo di mutazioni e pertanto oncogenesi.  

Ho anche evidenziato il valore terapeutico delle immunoglobuline non più reperibili in Italia da decenni, ma all’estero senza difficoltà. Sono prodotte dai linfociti B e dal sistema reticoloendoteliale ,costituiscono componenti fondamentali dei meccanismi  di difesa antinfettivi, sono anticorpi che  proteggono da infezioni e malattie ,sono anche specifici per singole infezioni e si possono  somministrare  nelle singole  patologie infettive di riferimento  per prevenirle e curarle ,come ad esempio  il siero antitetanico . Non inducono eventi avversi  che non si possono escludere nei vaccini ,che potrebbero in larga parte sostituire , come aveva  sostenuto il Dr Dedonno relativamente all’impiego di immunoglobuline  cioè anticorpi specifici per il  Covid  .Ho cercato in questa sintesi di  richiamare l’attenzione su molecole biologiche le cui proprietà terapeutiche di prevenzione antinfettiva e oncologica sono sempre più ampiamente e chiaramente documentate a livello di evidenza scientifica ma non ancora valorizzate in terapia.

Intendo con queste comunicazioni adempiere al mio primario dovere di medico: pubblicare , diffondere dati scientifici ,concezioni cliniche   percorsi terapeutici che possano sollevare dalle sofferenze e prevenire, trattare patologie non solo infettive e degenerative  ma drammatiche come il cancro superando condizionamenti  finanziari ,politici o ideologici. Lo studio approfondito e il continuo aggiornamento sulle evidenze scientifiche ,le esperienze cliniche proprie e dei colleghi devono  essere finalizzate unicamente all’accertamento e applicazione clinica  della Verità, unica Via che porta alla Vita.    

Dott. Giuseppe Di Bella