Un cavaliere cattolico sposato con un uomo? Il caso Stevens e gli ordini di Malta, S. Sepolcro e S. Gregorio Magno
“Quando Brian ha accennato al Papa che siamo sposati, ci siamo sentiti entrambi accolti con calore e gentilezza, il che ha reso l’incontro ancora più significativo”
Con uno strano ritardo di circa un mese, è comparsa in questi giorni la notizia per cui, come riporta il blog del vaticanista Aldo Maria Valli, “in un’udienza privata in Vaticano con l’arcivescovo José Gomez di Los Angeles, Leone ha ricevuto due signori, Alex Capecelatro, imprenditore tecnologico, amministratore delegato di un’azienda di intelligenza artificiale, e suo “marito” Brian D. Stevens, filantropo cattolico”.
“Quando Brian ha accennato al Papa che siamo sposati, ci siamo sentiti entrambi accolti con calore e gentilezza, il che ha reso l’incontro ancora più significativo”, scrive Capecelatro su Facebook”.
Riferisce poi il sito Letters from Leo: “Parlando con un papa di lingua inglese, il cui messaggio è di unità e pace, (i due, n.d.r.) si sono sentiti pienamente accolti nell’abbraccio della Chiesa e ancora più importante: Capecelatro e Stevens hanno condiviso con papa Leone quanto significhi per loro l’impegno di padre James Martin nei confronti dei cattolici LGBTQ”.
Infatti, la fondazione di Stevens si occupa di “finanziare enti di beneficenza che supportano un ampio spettro di comunità storicamente svantaggiate o emarginate. L’obiettivo è offrire istruzione e opportunità di miglioramento della vita a persone LGBTQ, persone con HIV/AIDS, disabili, senzatetto, poveri e affamati, e a coloro che sono colpiti dal COVID-19 e dalle dipendenze”.
Il condizionamento pressante del mondo Lgbt verso Leone XIV, dunque, non si ferma e questo ennesimo episodio sembra configurarsi come un vero e proprio “assalto”, avendo messo Prevost in una situazione certamente imbarazzante, dalla quale lui è, pure, esfiltrato con buon gusto e nonchalance.
Gravissimo però che l’incontro, presumibilmente organizzato dal Reggente della casa pontificia, mons. Leonardo Sapienza, abbia riservato a Leone questa “sorpresa” che è stata utilizzata – ovviamente – dal mondo tradizionalista per massacrare “il papa che ha accolto due uomini sposati” trascurando il fatto che, secondo la stessa ammissione social di Capecelatro, l’annuncio dello sposalizio sembra essere stata fatta in modo estemporaneo e non concordato durante l’udienza.
Ora però questa “improvvisata” rischia di costare qualcosa a Mr. Brian D. Stevens, il quale fa riportare sulle proprie note biografiche della Stevens foundation: “Stevens è orgogliosamente membro del Burning Tree Country Club di Bethesda, nel Maryland, del Los Angeles Country Club, del California Club e dell’O’Donnell Golf Club di Palm Springs. È anche membro dei Cavalieri di Malta, dell’Ordine Equestre del Santo Sepolcro di Gerusalemme e, nel 2010, è stato nominato Cavaliere Commendatore dell’Ordine di San Gregorio”.
Notevole come questi prestigiosissimi ordini cavallereschi cattolici siano stati citati in secondo piano rispetto all’orgogliosa appartenenza a club golfistici americani. A parte questo, il corto circuito è evidente.
Come può un signore sposato civilmente con un altro uomo essere cavaliere dei cattolicissimi ordini di Malta, del S. Sepolcro e commendatore addirittura dell’Ordine di San Gregorio Magno, uno dei cinque ordini equestri pontifici?
Ovviamente Mr. Stevens è libero di sposarsi con chi vuole, ci mancherebbe, ma questa scelta mal si concilia con le regole della fede cattolica. E’ un po’ come se il socio di un’associazione vegana fosse contemporaneamente membro del club dell’Asado argentino.
C’è da dire che il matrimonio risale al 2023 e quindi, con ogni probabilità, è successivo al conferimento degli ordini equestri, (questo è certo per l’Ordine di S. Gregorio, conferito nel 2010) tuttavia, abbiamo scritto alle preposte autorità, compresa la Segreteria di Stato vaticana per avere conferma delle onorificenze di Mr. Stevens.
E facendo notare che “stando al Catechismo della Chiesa cattolica, questa unione civile avrebbe istituzionalizzato per Mr. Stevens uno stato di grave peccato e disordine morale, oltre che di pubblico scandalo”. Abbiamo inoltre chiesto “in base a quale deroga un Vs. cavaliere possa essere allo stesso tempo sposato civilmente con un uomo”.
Ci ha risposto ieri, 24 novembre, solo il Card. Fernando Filoni, Gran Maestro dell’Ordine del Santo Sepolcro il quale, pur non rivelando informazioni sul cavalier Stevens, si è limitato a ricordare come l’Ordine imponga agli aderenti di “essere cattolici di fede esemplare e di specchiata condotta morale” (Art. 34 § 2, Statuto) e che il Regolamento, all’art. 87, prevede la possibilità per un cavaliere o una dama in situazione diversa di essere ammonito, sospeso, radiato.
Una risposta diplomatica che non si espone troppo, ma che potrebbe riservare a Stevens la perdita della sua onorificenza o l’autosospensione.
Gli altri ordini, per adesso non hanno risposto. Eppure, con il Sovrano Militare Ordine di Malta non si scherza. Ricordiamo il caso dello storico Henry J.A. Sire, il quale, dopo aver pubblicato nel 2017 il libro “The Dictator Pope”, fortemente critico verso Bergoglio, venne sospeso e poi espulso dall’Ordine di Malta nel 2018.
Vedremo nei prossimi giorni. Chissà, magari anche questi cattolicissimi ordini cavallereschi si sono aperti al “nuovo che avanza”, tuttavia queste deroghe dovranno trovare un preciso riferimento normativo.
