Villa Glori rinasce: intervento da due milioni di euro per restituire il parco al progetto originario
Restauro da due milioni per Villa Glori: nuovi alberi, percorsi rinnovati, area giochi e recupero monumentale secondo la visione di Raffaele De Vico
Alberi di Roma
La prima fase del piano di riqualificazione di Villa Glori segna un passo rilevante per il verde storico di Roma. Quaranta nuovi alberi già messi a dimora, altri 280 in arrivo insieme a 1.600 arbusti, percorsi ripensati, materiali permeabili al posto dell’asfalto e un restauro che riporta alla luce geometrie e simboli voluti da Raffaele De Vico. Il sindaco Roberto Gualtieri e l’assessora all’Ambiente Sabrina Alfonsi hanno presentato il cantiere completato, con un investimento complessivo da due milioni di euro. L’intervento punta a restituire a questo polmone verde, collocato a ridosso dei Parioli, dell’Auditorium Parco della Musica e del Villaggio Olimpico, la sua identità originaria, compromessa nel tempo da incuria e malattie delle piante.
Villa Glori rinasce: prime opere visibili e obiettivi ambientali
Il primo intervento ha avuto come fulcro la sostituzione dell’asfalto posato negli anni Settanta. Circa 5.000 metri quadri sono stati rimossi e rimpiazzati con superfici drenanti, più adatte al contesto paesaggistico e utili per ridurre ristagni e usura. Parallelamente è iniziata la ripiantumazione, necessaria dopo le perdite causate dalla toumeyella, un parassita che negli ultimi anni ha colpito in modo pesante i pini della capitale. Secondo Gualtieri, l’operazione rientra in un progetto organico “di completa ristrutturazione”, che punta a ricostruire il disegno paesaggistico voluto da De Vico garantendo, allo stesso tempo, una maggiore accessibilità per tutte le persone.
Villa Glori rinasce: il recupero delle geometrie storiche del parco
Uno dei cardini del restauro riguarda la rete di percorsi e piazze interne. De Vico aveva modellato Villa Glori come una sequenza ordinata di forme ellittiche, assi prospettici e spazi simbolici. Negli anni questa struttura si era persa o diluita. Il nuovo progetto ha ripreso la configurazione originaria, restituendo leggibilità alla piazza del Mandorlo e al Roccolo, punto panoramico e luogo carico di significati storici. La piazza del Mandorlo, legata alla memoria risorgimentale, torna a essere snodo centrale del parco, mentre il Roccolo è stato reinterpretato secondo il ruolo immaginato dall’architetto: non un recinto per uccelli, bensì un luogo dedicato al ricordo dei caduti.
Villa Glori rinasce: il Roccolo come spazio culturale e memoriale
Gualtieri ha spiegato che il Roccolo, riallestito con una piattaforma circolare in legno e sedute integrate nel paesaggio, potrà ospitare piccole performance culturali. È un punto elevato con vista ampia sulla collina, e rappresenta anche il luogo dove cadde Enrico Cairoli, ferito mortalmente durante lo scontro del 22 ottobre 1867 nella campagna garibaldina per la liberazione di Roma. Il restauro mira a rendere questo spazio un elemento identitario per i visitatori, capace di coniugare memoria storica e fruizione quotidiana.
Villa Glori rinasce: l’acqua recuperata per un parco più sostenibile
Un altro intervento strategico riguarda la gestione dell’acqua. L’assessora Alfonsi ha illustrato il nuovo sistema che recupera sia il flusso delle fontanelle sia quello dei giochi d’acqua, reimpiegandoli per l’irrigazione delle nuove aree verdi. Una soluzione che riduce sprechi e impatto idrico, presentata come modello replicabile in altre ville storiche della capitale. Alfonsi ha definito la passeggiata a Villa Glori “uno dei piaceri di Roma”, sottolineando come la riqualificazione renda il parco più accogliente e più vicino ai ritmi quotidiani di residenti e viaggiatori.
Villa Glori rinasce: tempi, risorse e prospettive future
Con la seconda fase del progetto già programmata, il piano punta ad ampliare il patrimonio arboreo e completare i lavori di riordino dei percorsi. La presenza di materiali drenanti, la cura dei nuovi impianti e la volontà di restituire al parco una visione coerente con il progetto originale mostrano un cambio di passo nell’approccio alle aree verdi storiche. L’investimento da due milioni di euro sostiene un cantiere che non si limita a rimediare ai danni del tempo, ma costruisce una prospettiva più solida per uno dei parchi più suggestivi della città.
