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6 Nazioni. L’Italia del Rugby perde ma emoziona sempre

Finisce 20 a 61 con il Galles

Non si può certo affermare che la nazionale di Rugby italiana sia seguita dai suoi tifosi per le vittorie che riesce a portare a casa. Ed è proprio per questo motivo che impressiona ancora di più la costanza e la tenacia che spinge i tifosi a sostenere questi giocatori. Il clima pre-partita intorno allo stadio è palpabile e sugli spalti ancora di più si sente la carica sportiva che c'è in ogni persona seduta. La speranza è tanta, le aspettative minori. Fino ad ora la squadra non ha certo brillato nei risultati ma è comunque importante esserci.

In uno stadio con quasi 65 mila spettatori si è svolta sabato l'ultimo incontro del torneo Sei Nazioni, tra Italia e Galles. L'esito era abbastanza scontato, anche se i nostri durante i primi 40 minuti i gioco hanno fatto sperare in una fine diversa.

Erano presenti, erano agguerriti, avevano voglia di riscattare la disfatta con la Francia 29 a 0. Sul finire del primo tempo il risultato era 13 a 14 per il Galles, insomma una meritata parità. 10 minuti dopo, il tempo dell'intervallo, l'Italia non c'era più, rimasta probabilmente negli spogliatoi a decidere forse la tattica di gioco. Perché di tattica nel secondo tempo, purtroppo, se n'è vista poca.

Il Galles ha preso il sopravvento sfruttando, forse, una maggiore stanchezza dei nostri giocatori. E non c'è stata più partita. 2 mete sono state fatte, praticamente indisturbati, partendo da metà campo e arrivando fino alla linea di confine senza incontrare alcun ostacolo.

Meta dopo meta i nostri hanno perso la speranza e la voglia di combattere. Ultimo sprazzo di vitalità lo regala Sarto che sul finire dei secondi 40 minuti di gioco regala una meta che fa stare col fiato sospeso il pubblico sugli spalti, accettata solo dopo un veloce briefing dei giudici di gara. Finisce così 20 a 61, e i tifosi vanno a godersi il terzo tempo allestito all'Olimpico.

Ora si tirano le somme di un torneo che ci vede penultimi in classifica e con i mondiali alle porte. I tifosi non hanno mai smesso di credere nella squadra e lo dimostra la massiccia presenza durante queste 5 partite nonostante i risultati scarsi.

Speriamo che i giocatori sappiano ritrovare lo spiro di squadra, la voglia di combattere e di risorgere dalle loro ceneri.

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