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18 Dicembre, Giornata dei Migranti: ecco i principali flussi migratori nel mondo

Dal 2020, i flussi migratori in tutto il mondo sono stati influenzati da conflitti, cambiamenti climatici, disuguaglianze economiche e la pandemia di COVID-19

Migrante in strada

Il 18 dicembre è celebrato come la Giornata Internazionale dei Migranti. Questa giornata è stata designata dalle Nazioni Unite per riconoscere l’importanza e i contributi dei migranti in tutto il mondo, oltre a sensibilizzare sui loro diritti e sulle sfide che affrontano. È un’occasione per promuovere l’accoglienza e l’inclusione dei migranti nelle società di tutto il mondo

I flussi migratori nel Mondo

Dall’inizio del 2020, i flussi migratori in tutto il mondo hanno continuato a essere influenzati da una varietà di fattori, tra cui conflitti, cambiamenti climatici, disuguaglianze economiche e, in particolare, la pandemia di COVID-19. Ecco una panoramica generale dei principali flussi migratori a livello globale:

  1. America Latina verso Stati Uniti: C’è stato un aumento significativo del numero di migranti, inclusi molti minori non accompagnati, che cercano di attraversare il confine USA-Messico. Questi migranti provengono principalmente dall’America Centrale, fuggendo da violenza, povertà e instabilità politica.
  2. Venezuela: La crisi economica e politica in Venezuela ha portato a uno dei più grandi movimenti migratori nell’America Latina moderna, con milioni di venezuelani che hanno lasciato il paese, dirigendosi principalmente verso altri paesi dell’America Latina come Colombia, Perù e Brasile.
  3. Medio Oriente e Nord Africa (MENA) verso Europa: I conflitti in Siria, Iraq, Afghanistan e altri paesi del MENA continuano a spingere le persone a cercare sicurezza in Europa. Sebbene i numeri siano diminuiti rispetto al picco della crisi dei rifugiati del 2015, questo flusso rimane significativo.
  4. Rohingya in Bangladesh: La persecuzione dei Rohingya in Myanmar ha portato a un massiccio esodo di questa minoranza etnica verso il Bangladesh, dove vivono ora in grandi campi profughi.
  5. Africa Subsahariana verso Europa e Medio Oriente: Molti migranti e rifugiati dall’Africa subsahariana continuano a viaggiare verso l’Europa attraverso rotte pericolose attraverso il Sahara e il Mediterraneo. Alcuni si dirigono anche verso i paesi del Medio Oriente in cerca di opportunità di lavoro.
  6. Asia meridionale e sud-orientale: I flussi migratori all’interno dell’Asia continuano, con molti migranti che si spostano per lavoro, specialmente da paesi come Indonesia, Filippine e Nepal verso nazioni più ricche come Singapore, Malaysia e paesi del Golfo.
  7. Impatto della pandemia di COVID-19: La pandemia ha avuto un impatto profondo sui flussi migratori a livello globale. Ha portato a restrizioni di viaggio, chiusure di confini e un rallentamento dell’immigrazione in molti paesi. Inoltre, ha esacerbato le vulnerabilità dei migranti, in particolare quelli in situazioni irregolari o in campi profughi.
  8. Cambiamenti climatici: Il cambiamento climatico sta emergendo come un importante fattore di spostamento, con eventi climatici estremi, degrado ambientale e scarsità di risorse che spingono le persone a migrare sia all’interno che tra i paesi.

Migranti in Italia

I migranti che arrivano in Italia provengono da diverse parti del mondo, e le loro nazionalità possono variare di anno in anno a seconda delle situazioni globali e regionali. Tuttavia, alcuni dei principali paesi di origine di coloro che arrivano in Italia sono:

  1. Africa Nordafricana: Molti migranti provengono da paesi dell’Africa del Nord come Tunisia e Libia. La Libia, in particolare, è un importante punto di transito per i migranti provenienti da altre parti dell’Africa.
  2. Africa Subsahariana: Ci sono flussi significativi di migranti da paesi dell’Africa Subsahariana, come Eritrea, Nigeria, Sudan, Senegal e Costa d’Avorio. Questi migranti spesso intraprendono viaggi pericolosi attraverso il Sahara e il Mediterraneo.
  3. Medio Oriente: Migranti e rifugiati provenienti da paesi del Medio Oriente, in particolare da Siria e Iraq, arrivano in Italia in cerca di asilo a causa dei conflitti e delle instabilità nelle loro nazioni di origine.
  4. Asia Meridionale e Sud-Est Asiatico: Anche se in numero minore rispetto ad altre regioni, ci sono migranti provenienti da paesi come Bangladesh e Pakistan.
  5. Balcani: Anche se non in grandi numeri come in passato, alcuni migranti dai paesi dei Balcani ancora arrivano in Italia.

È importante notare che i modelli di migrazione sono complessi e dinamici, influenzati da fattori politici, economici e sociali. Le politiche migratorie, le crisi umanitarie e i cambiamenti nelle rotte migratorie possono influenzare notevolmente le nazionalità dei migranti che arrivano in Italia in un dato periodo.