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Yulin Festival: 10.000 cani sono stati uccisi per essere mangiati

E’ stata una settimana dolorosissima per i diritti degli animali; essere vegani vuol dire avere una ferita sempre aperta

Buona zampa a tutti. E' stata una settimana molto dolorosa per tutti coloro che credono nei diritti degli animali: in Cina esiste, purtroppo un festival in cui si mangia solo carne di cane. Migliaia di cani di ogni razza vengono prelevati per strada, rubati e mangiati! Yulin Festival…Da tutto il mondo sono partite petizioni per cercare di fermare questa agghiacciante festa. Diecimila cani sono stati uccisi, in che modo non so, ma uccisi per essere mangiati. Qualcuno dirà: ma in Cina il cane non è un animale da affezione come in tanti altri paesi quindi ucciderlo e mangiarlo fa parte della loro tradizione. Eppure anche là qualcuno si è evoluto, ha preso coscienza di cosa sia una vita animale, di quanto importante è la loro esistenza nel nostro quotidiano e 500 cani sono stati salvati. Lascio a voi riflettere su questo argomento e decidere da che parte stare. Io credo solo che se il nostro governo tratta affari economici importanti con la Cina dovrebbe far rispettare anche a loro quei diritti che per noi sono vitali: diritti umani, animali e ambientali.

Essere vegani vuol dire avere una ferita perennemente aperta, sanguinante, sul cuore e solo attraverso la condivisione con altri esseri pensanti, uomo e animale, si riesce a trovare la forza di andare avanti per combattere l'ignoranza ed educare, attraverso il nostro “esserci”ad un nuovo modo di pensare e vivere. Senza nessuna presunzione! Si perchè essere vegani,come già ho detto, non è solo non mangiare cibi derivanti da animali ma è un modo di approcciarsi alla vita, di guardare, sentire, vivere, ascoltare.

Cito Will Tuttle, scrittore, musicista, educatore in “ WORLD PEACE DIET ” :

“Ci troviamo al centro di una profonda trasformazione culturale. Sta diventando sempre più evidente che il vecchio mito alla base della nostra cultura è al collasso.Ci stiamo rendendo conto che i suoi presupposti fondamentali sono obsoleti e che, se continueremo a seguirli, ci porteranno non solo alla devastazione ecologica del nostro pianeta, con i suoi delicati e complessi sistemi, ma anche alla nostra autodistruzione…Un nuovo mito, che promuove la libertà, la cooperazione, la pace, la vita e l'unità, sta cercando di nascere per prendere il posto di quello precedente, basato su competizione,indifferenza, guerra, esclusione e sull'idea che chi ha il potere decide. Il cibo è una chiave cruciale affinché questo nuovo mito possa vedere la luce, poiché le nostre abitudini alimentari condizionano profondamente la nostra mentalità e i pasti sono il mezzo principale attraverso cui la cultura in cui siamo immersi riproduce e diffonde il proprio sistema di valori attraverso di noi. Il successo di un nuovo mito e di una spiritualità e consapevolezza più evolute dipenderà dalla nostra capacità di trasformare la concezione e le abitudini che abbiamo nei confronti del cibo.”

E per una cenetta al lume di candela vi propongo: si comincia con zucchine crude affettate sottili, pinoli, origano, mentuccia, limone, sale e olio extravergine. Come primo, spaghetti di soia con verdurine (carote, sedano, zucchine, pisellini, pomodorini) e zenzero gratuggiato. Si continua con tofu alla piastra, patate julienne, cipolla rossa, uvetta e pinoli, borraggine, timo, mentuccia tutto tritato, tutto a crudo in una pentola wok… infine sorbetto di mango con foglioline di menta.

Alla prossima!

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