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Vivere senza stress: il metodo Hygge

Viviamo in un momento storico dove nulla ci permette di essere veramente felici, per questo avremmo bisogno anche noi del metodo Hygge. Ci rifugiamo tra i nostri affetti sinceri, ci dedichiamo una buona cena con gli amici, ascoltiamo musica o leggiamo un bel libro per difenderci da tutto ciò che ci circonda.
Il telegiornale ci crea ansia e depressione perché siamo inermi di fronte a guerre, devastazioni, terremoti e crisi economiche. Il mondo intero è in pericolo, la natura si ribella e manda segnali preoccupanti soprattutto per i nostri figli che dovranno combattere con altre pandemie o peggio vivere una terza guerra mondiale.
Il metodo Hygge: guardiamo ai danesi
Per evitare di sentirci rapiti dal male di esistere dobbiamo trovare un rimedio che ci permetta di vivere bene il nostro quotidiano e affrontare con serenità le sfide di ogni giorno. La ricetta perfetta esiste già e ce lo insegna il popolo danese che alcuni anni fa per far fronte all’alto tasso di suicidi iniziò a vivere secondo uno stile di vita che hanno chiamato “hygge”.
I danesi vivono la maggior parte dell’anno al freddo, le giornate soleggiate e calde sono veramente poche. Per combattere la depressione dovuta anche a fenomeni atmosferici hanno puntato al benessere non solo fisico ma anche psichico attraverso delle regole quotidiane che condividono con amici e parenti.
Hygge: in Danimarca il tempo conta
Ogni esperienza che si fa insieme deve essere piacevole per entrambi, ci si rispetta, si evitano le lamentele, non c’è concorrenza e tutti vogliono il bene degli altri. Sembra utopistico eppure in Danimarca questa filosofia di vita è ormai comune da molti anni. Di cosa si tratta e come possiamo fare nostra questa usanza se siamo così stressati e perennemente di corsa?
Innanzitutto seguiamo alcune regole che ci consigliano i nostri amici danesi. Dobbiamo imparare a utilizzare meglio il nostro tempo. Dedichiamo un’ora della nostra giornata a ciò che ci fa stare bene a quelle piccole cose che donano benessere come ad esempio sedersi sul divano con una coperta, una tisana calda e della buona musica.
Dedichiamo attenzione alla nostra casa riordinandola, perché il disordine fuori si rispecchia interiormente. Creiamo un ambiente accogliente per noi e per i nostri cari; connettiamoci con chi abbiamo vicino lasciando il cellulare in modalità silenziosa; prepariamo insieme una cena con cibi sani ma appetitosi; sediamoci tutti insieme attorno ad un tavolo per gustare il cibo comodi e rilassati; sparecchiamo insieme; non ci sono servitori e serviti, ogni azione rispecchia la cultura del paese, ogni gesto è accompagnato da gentilezza e rispetto verso l’altro.
Il metodo Hygge è possibile in Italia?
Purtroppo in Italia siamo lontani da questo modello di reciprocità e benessere. Il nostro paese sente sempre più pressante il divario tra ricchi e poveri e ciò alimenta sofferenza e rabbia. Un paese che investe molto sulle politiche sociali, come la Danimarca, riesce a garantire a tutti un reddito e dignità sociale.
La nostra politica invece fa fatica a rinunciare ai privilegi e non riesce ad avere una visione sinottica del paese. Ogni Regione dovrebbe garantire ai suoi cittadini una casa, un lavoro, una carriera scolastica completa e gratuita per tutti, attraverso una maggiore contribuzione statale commisurata ai redditi. Purtroppo però accade che dopo una grande crisi mondiale i ricchi diventano sempre più ricchi e chi ne fa le spese è la parte più fragile del paese.
Possiamo migliorarci; basterebbe copiare bene!
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