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Violenza donne, nuove procedure nei pronto soccorso

L’assessore Ciminiello presenta l’iniziativa “Percorso Rosa”

L’assessore alle Pari opportunità e Sicurezza della Regione Lazio, Concettina Ciminiello ha annunciato in un comunicato la nascita di una nuova procedura nei Pronto Soccorso, la quale mira a tutelare le donne vittime di violenza.

“Con l’approvazione da parte della Giunta Zingaretti del protocollo d’intesa denominato ‘Percorso Rosa’ – sostiene la Ciminiello – si attiva finalmente una nuova procedura per le donne vittime di violenza che arrivano al Pronto soccorso. Ai tradizionali codici ospedalieri: bianco, verde, giallo e rosso, si aggiungerà un nuovo “Codice Rosa”, assegnato da personale medico sanitario adeguatamente formato per le particolarità di questi casi e per riconoscere i segni non sempre evidenti di una violenza subita. Con l’assegnazione del Codice Rosa, le donne vittime di violenza saranno trasferite in apposite sale, dove potranno accedere soltanto il personale medico e gli agenti di polizia delegati a questo tipo d’interventi, garantendo la massima riservatezza e la privacy delle pazienti”.

“Inoltre – si legge nella nota – per le donne affette da disabilità sensoriali e per le donne straniere con evidenti difficoltà comunicative, saranno sempre disponibili degli interpreti specializzati. Una volta dimesse, le vittime di violenza non saranno lasciate sole, ma verranno assistite gratuitamente da tutta una serie di figure professionali, come assistenti sociali, psicologi e avvocati. Inoltre verrà messo a disposizione un servizio di orientamento sugli strumenti oggi disponibili, come i Centri antiviolenza e case rifugio per donne maltrattate. Con Il Percorso Rosa andiamo a creare una Task Force composta dalla Regione Lazio, le ASL, le Prefetture, le Questure, tutte le Forze dell’ordine regionali, l’Istituto Statale Sordi e un gruppo di operatori in grado di collaborare per la tutela delle vittime”.

“Infine – conclude l’assessore Ciminiello – attiveremo dei corsi di formazione quale strumento essenziale per promuovere le conoscenze, condividere le procedure operative, sviluppare la collaborazione e la motivazione all’interno dei gruppi operativi, in modo da potere dare una risposta efficace a questo terribile fenomeno”.

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