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Ville Casamonica. Giù un’altra: e proprio nel loro feudo della Romanina

La confisca risale al 2013 e oggi, finalmente, è cominciata la demolizione. Con un “Salvini operaio”

C’è da scommetterci: lo avrà fatto più che volentieri, Matteo Salvini. E come lui si sarebbero prestati con grandissimo piacere chissà quanti altri cittadini che l’arroganza dei Casamonica (o meglio: in stile Casamonica) non l’hanno mai sopportata.

Di cosa parliamo? Della demolizione di una delle ville abusive del clan, ubicata in via di Roccabernarda 15 alla Romanina, ossia nel quartiere-feudo della gang, e confiscata nel 2013. Cammina cammina – ma per questo genere di interventi ci piacerebbe poter scrivere “corri corri” – è arrivato finalmente il giorno in cui si è passati alla fase successiva. Via la costruzione illegale e recupero dell’area, che è stata assegnata alla Regione Lazio dalla Agenzia per i Beni Confiscati alla Criminalità organizzata.

Ville Casamonica: un'altra di meno 

Salvini era appunto presente, come lo erano il presidente della Regione, Nicola Zingaretti, e diverse altre autorità sia politiche sia amministrative, e non si è fatto sfuggire l’occasione. È salito sulla pinza idraulica demolitrice (amichevolmente, la ruspa) ed è stato il primo a muoverne il braccio meccanico.

Come si dice: un atto simbolico.

Come si spera: ce ne fossero a getto continuo. Simbolici e concreti. Se capita con Salvini, o Zingaretti, o chi per essi, ma va benissimo anche senza.

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