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Vigili. UGL: Troppi rischi, inquadrarci nel comparto Sicurezza

“Ingiustificabile l’ostentato silenzio del legislatore ad inquadrare la Polizia locale nel giusto alveo del comparto Sicurezza”

Dopo il tentativo di un nomade, che non si è fermato all'alt, di investire un agente della Polizia locale impegnato nei controlli del campo di via Salone, il sindacato dei vigili torna a chiedere un diverso inquadramento legislativo del Corpo: "Diventa ingiustificabile, di fronte a rischi del genere a cui sono sottoposti ormai normalmente gli operatori della Polizia locale, l'ostentato silenzio del legislatore ad inquadrare la Polizia locale nel giusto alveo del comparto Sicurezza – dichiara Sergio Fabrizi Rsu di Roma Ugl – Nella circostanza l'altro collega – aggiunge Fabrizi – è dovuto ricorrere all'uso dell'arma per difendere se stesso ed il collega puntato dal veicolo in accelerazione, ma sempre e solo con la stessa discriminante del suo uso per legittima difesa personale, alla stregua di un normale cittadino, anziché del poliziotto che tutela l'ordine e la sicurezza pubblica". "Questa volta – conclude il sindacalista della Polizia locale – è andata bene, ma la prossima? Ci sono famiglie di colleghi caduti in servizio per atti violenti che piangono ancora i loro congiunti senza alcun riconoscimento dallo Stato".

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