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Un sotto organico di 5000 unità, ma Roma continua a non assumere

“Obbligo della normativa vigente o volontà?” – si chiede il Comitato Unione Istruttori Amministrativi per Roma Capitale

Continua la via crucis dei vincitori e idonei del Concorsone, alcuni dei quali si sono riuniti nel Comitato Unione Istruttori Amministrativi per Roma Capitale. Riferisce la portavoce Valeria Mancini che gli iscritti al Comitato "sono usciti dagli uffici capitolini di via della Greca, arrabbiati, amareggiati e delusi perché Roma vuole assumere solo 241 unità nel 2014 e i vincitori del concorsone sono ben 1995, a fronte di un sottorganico totale di circa 5360 unità al 2013". Dura la critica dei portavoce del comitato: "Abbiamo a che fare con un Assessore al personale che non risponde in modo chiaro alle domande e nega l'evidenza". Ma facciamo un passo indietro.

Il 13 novembre, si è tenuta la Commissione Personale, alla presenza del vicesindaco Luigi Nieri, del dott. Viggiano (Reperimento risorse umane – trattamento giuridico e contrattuale – Disciplina), del Dott. Riu (Programmazione, gestione e controllo della spesa del personale), dei Consiglieri capitolini Celli (Presidente della Commissione stessa), Frongia (Movimento 5 Stelle e membro della Commissione), Azuni (SEL, membro della Commissione), De Vito (Movimento 5 stelle), Ghera (Fratelli d'Italia), Belviso (Altra Destra). In qualità di auditori, invece, oltre alla portavoce del comitato Unione Istruttori Amministrativi per Roma Capitale, Valeria Mancini, c'erano anche il presidente, il vicepresidente e un delegato del Comitato 22 Procedure per la Giustizia. Erano presenti, inoltre, come uditori, il signor Mercanti, Presidente Comitato Nazionale 27 ottobre vincitori e idonei non assunti e alcuni membri dei due comitati suddetti.

La Commissione è stata richiesta dai consiglieri capitolini del Movimento 5 Stelle, con l'obbiettivo di capire la ripartizione delle unità di vincitori tra i vari profili del concorsone per il 2014, le tempistiche di assunzione, e se la sentenza del TAR sul secondo scritto della procedura Funzionari amministrativi, che ha stabilito la ricorrezione degli elaborati in quanto le buste in esse contenuti non avrebbero garantito l'anonimato, potesse creare eventuali problemi di questo tipo anche alle altre procedure.

"L'unica informazione utile uscita dall'incontro – riferiscono dal Comitato Unione Istruttori Amministrativi – è stata che la proposta di piano assunzionale 2014-2016 andrà in Giunta tra 'circa' una decina di giorni e poi verrà deliberato il piano definitivo. Riguardo le unità per profilo, Nieri ha risposto che c'è ancora 'indecisione' in merito. L'unica certezza data è che saranno escluse dalle assunzioni 2014, le procedure Funzionari amministrativi e Informatici (causa ricorsi)". In riferimento alle tempistiche di assunzione, sembra che si sia detto – continuano dal Comitato – che "le unità stabilite per il 2014, saranno assunte, 'forse', nella primavera del 2015".

I consiglieri De Vito e Frongia "hanno chiesto informazioni sull'applicazione del turn over e il vicesindaco ha risposto che nella proposta di piano assunzionale è stato utilizzato il 60% per il 2014 e non l'80%, in quanto è vero che la normativa lo permette, ma a causa del Piano di rientro, non hanno potuto fare di più" – spiegano ancora dal Comitato. Tuttavia in merito, sembrano esserci posizioni contrapposte. "Il Piano di Rientro non ha niente a che vedere con il turn over, ma semplicemente obbliga Roma (come da Leggi di stabilità 2012 e 2014) a 'rientrare' di tot milioni di euro spesi, attraverso tagli sulla spesa in conto capitale, quindi sugli sprechi e sulle società partecipate" – riferisce la portavoce del Comitato. 

Una proposta è arrivata anche dal consigliere Ghera che, secondo quanto apprendiamo, avrebbe chiesto "al vicesindaco se fosse possibile far ricorso allo strumento del par time, come è stato fatto dalla precedente Giunta Alemanno per i vincitori e gli idonei del concorso precedente, i quali sono stati tutti assunti in tre anni". La risposta? "Nieri ha 'solo annuito' " – continua Valeria Mancini.

Il confronto più duro, comunque, si è avuto tra il vicesindaco e gli esponenti del comitato. Questi ultimi, sostengono che ci sia un'incongruenza tra le dichiarazioni di Roma Capitale – "Avete sempre detto che non potevate fare di più per i vincoli normativi da Patto di stabilità e Piano di rientro", dicono dal Comitato – e la previsione delle Leggi di Stabilità 2012 e 2014 che, secondo la portavoce Mancini, "non hanno stabilito vincoli riguardo il risparmio sulle spese per il personale (quelle correnti) ma solo su quelle in conto in capitale (investimenti)". Invece, "il Piano di rientro, previsto da tali leggi, prevede 58 milioni di euro di tagli al personale, che salgono nel Bilancio pluriennale 2014-2016, non collegato alle leggi suddette, a 137 milioni di euro, nei quali ci sono 21 milioni di euro di risparmio sulle non assunzioni dalle graduatorie del concorsone" – incalzano vincitori e idonei del Concorsone che a Roma Capitale rivolgono una domanda: "Roma è stata obbligata dalla normativa vigente a fare tali tagli o è una vostra scelta?".

Nieri, avrebbe risposto così: "Mi risultano solo i 58 milioni di euro del Piano di rientro e non so di cosa sta parlando". Dopo avergli letto "i numeri riportati nell'allegato annesso alla nostra relazione, che lui aveva tra l'altro davanti, ha affermato: 'Questa è la Commissione Personale, queste cose si discutono in Commissione Bilancio. Ribadisco che Roma è stata obbligata dalla normativa vigente' ".

Amare le conclusioni della portavoce Mancini: "Siamo di fronte a un muro di gomma. Non vediamo diponibilità ad un vero e proficuo confronto, né la volontà di risolvere i problemi del sottorganico della nostra città per migliorare i servizi erogati".

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