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Ultima chiamata: entro dicembre tolgono il Superbonus, addio al rimborso da 48.000 € | Mancano davvero pochi giorni

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Adesso lo eliminano - pexel - romait.it

Anche questo bonus se ne va. Ormai è deciso, niente più rimborsi per gli italiani. Sarà dura

Negli ultimi anni la parola bonus è entrata stabilmente nel linguaggio quotidiano degli italiani. Parliamo di incentivi, detrazioni fiscali, contributi o agevolazioni economiche messi in campo dallo Stato per sostenere famiglie, lavoratori, imprese e settori produttivi in difficoltà.

Non si tratta solo di aiuti momentanei, ma di veri e propri strumenti economici pensati per stimolare la crescita, incentivare i consumi e alleggerire il peso del caro vita.

I bonus e le agevolazioni possono riguardare le spese domestiche, le bollette, la mobilità, l’efficienza energetica o il mondo del lavoro. Alcuni hanno durata limitata, altri vengono rinnovati o modificati di anno in anno in base alle scelte del governo.

L’obiettivo resta sempre lo stesso: intervenire nei momenti di crisi o nei settori che mostrano segnali di stagnazione, favorendo la ripresa economica e il benessere delle famiglie italiane.

I bonus nell’edilizia e il superbonus

Tra i più conosciuti ci sono quelli legati alle fasce di reddito più basse, pensati per sostenere chi si trova in condizioni di maggiore fragilità economica. Contributi per l’acquisto di generi di prima necessità, bonus sociali per le utenze di luce e gas, agevolazioni per gli affitti o per i trasporti: ogni anno decine di misure vengono introdotte per tutelare le categorie più colpite dall’inflazione e dal costo crescente della vita quotidiana.

Accanto al sostegno diretto ai cittadini, i bonus hanno avuto anche un ruolo strategico per il rilancio dell’economia. Alcuni settori, come quello dell’edilizia o dell’efficienza energetica, hanno beneficiato di forti incentivi che hanno dato nuova linfa alle imprese e generato migliaia di posti di lavoro. Non a caso, proprio i bonus edilizi sono stati tra i più discussi e apprezzati negli ultimi anni.

Inevitabile non pensare al Superbonus, l’incentivo che ha segnato un punto di svolta nel panorama delle agevolazioni fiscali italiane. Introdotto per stimolare la riqualificazione energetica e la messa in sicurezza degli edifici, ha consentito ai cittadini di ottenere una detrazione fino al 110% sulle spese sostenute per lavori specifici. Sebbene oggi le condizioni siano cambiate, resta ancora valido.

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Le brutte notizie

E proprio in questo contesto si inserisce una delle novità più rilevanti della prossima manovra finanziaria: il Bonus Casa 2026, che conferma la volontà del governo di proseguire sulla strada degli incentivi per la ristrutturazione e la manutenzione degli immobili. Secondo quanto riportato da Sky TG24, il Bonus Casa 2026 prevede una detrazione del 50% delle spese sostenute, fino a un massimo di 96.000 euro per unità immobiliare. Ciò significa che il contribuente potrà ottenere un rimborso massimo di 48.000 euro, a condizione di sostenere l’intero importo ammesso dalla normativa. Non si tratta di un bonus diretto erogato in denaro, ma di una detrazione fiscale che verrà recuperata in più anni tramite la dichiarazione dei redditi.

Questa misura, pur non raggiungendo le percentuali record del Superbonus, rappresenta comunque un aiuto concreto per chi intende ristrutturare la propria abitazione, migliorare la classe energetica o semplicemente effettuare lavori di manutenzione straordinaria. È anche un segnale politico importante: la volontà di mantenere viva la spinta al miglioramento del patrimonio edilizio nazionale, pur contenendo la spesa pubblica.