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Roma, uccide la cognata colpendola con martello e finendola con coltello

E’ accaduto ieri sera, poco prima della mezzanotte all’Appio Claudio, in via Sinopoli 43. L’assassino ha chiamato la Polizia

“Venite, correte, sbrigatevi! Ho appena ammazzato mia cognata”. Queste le parole arrivate ieri sera, poco prima della mezzanotte al centralino dell’emergenza, il 112, a pronunciarle un 41enne di origine moldava che confessa di aver ucciso la cognata, si saprà poi, al termine di una lite furibonda, l’ennesima tra i due.

Al civico 43 di via Sinopoli, quartiere Appio Claudio, si sentono delle urla, l’uomo brandisce un grosso martello e colpisce la cognata, una donna 38enne, anch’ella moldava, che cade a terra in una pozza di sangue, in preda a un raptus  la finisce affondando diverse volte un coltello sul corpo inerme. 

L’omicida, a tragedia compiuta, prende il telefono, chiama la Polizia e confessa l’atto efferrato: “l’ho ammazzata, continua a ripetere”. Sul luogo giungono subito gli agenti della Squadra Mobile.

L’assassino apre la porta alle forze dell’ordine con i vestiti ancora macchiati di sangue e il martello tra le mani, che consegna agli agenti.

Lo scenario che scoprono è raccapricciante: il corpo della donna ha ancora il pigiama addosso, tra la cucina e il corridoio, almeno dieci le coltellate inferte, dopo averla colpita ripetutamente con uun grosso martello, sul pavimento un lago di sangue.

Inutile l’arrivo tempestivo dell’ambulanza. La moglie del moldavo, sorella della vittima, piange disperata, non si dà pace: “Me lo sentivo che prima o poi sarebbe successo, litigavano sempre“, dirà agli agenti di Polizia.

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