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Traffico illecito di rifiuti nella capitale, 4 arresti

Dopo mesi di indagini, in totale sono diciannove le persone iscritte sul registro degli indagati

Gli è stata notificata la misura cautelare dell’obbligo di firma dalla polizia locale di Roma Capitale: 4 persone, residenti nel campo nomadi di via di Salone (periferia Est della Capitale), sono state accusate di traffico illecito di rifiuti.

Il via all’azione dei caschi bianchi, coordinata dalla procura di Roma, c’è stato ieri mattina dopo mesi e mesi di indagini (condotte dal gruppo sicurezza pubblica emergenziale e dal comando generale, coordinate dall’aggiunto Nunzia D’Elia e dal pm Desiree Digeronimo) che avevano avuto il via nel febbraio del 2017: i residenti, stanchi dei continui roghi tossici che si sviluppavano all’interno del campo, avevano denunciato più volte l’insostenibile situazione.

È venuta così alla luce l’esistenza di un sodalizio criminale all’interno del campo rom, che si occupava di trasportare, stoccare, incendiare e smaltire rifiuti, anche speciali; a volte anche per conto di compiacenti imprenditori e aziende italiane.

Come riportato da La Stampa, in totale sono diciannove le persone iscritte sul registro degli indagati. Cinque furgoni in uso al sodalizio, un vero e proprio autoparco a disposizione del clan per svolgere i propri affari con intensa attività quotidiana, sono stati sequestrati.

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