Tra ricerca, innovazione e nuove competenze, il futuro della carriera nel settore farmaceutico
Il WEF sottolinea che la farmaceutica non è più soltanto un comparto produttivo, ma un perno strategico nell’equilibrio sanitario mondiale
Contratto di lavoro - Fonte www.pexels.com - Romait.it
Chi si avvicina all’universo farmaceutico fiuta immediatamente come questo stia vivendo di trasformazioni continue, in cui scienza, tecnologia e organizzazione si intrecciano per generare valore tangibile per la società.
I trend identificati dal World Economic Forum parlano chiaro, quando mostrano come le dinamiche globali stanno ridisegnando il volto dell’industria, dall’evoluzione delle biotecnologie alle piattaforme digitali per la salute, dalla pressione sulla filiera produttiva fino all’inevitabile crescita degli investimenti in sostenibilità.
Il WEF sottolinea che la farmaceutica non è più soltanto un comparto produttivo, ma un perno strategico nell’equilibrio sanitario mondiale. La ricerca accelera, i modelli di cura cambiano, l’aspettativa verso aziende e professionisti cresce.
Ogni innovazione richiede solide competenze scientifiche, certo, ma anche una visione capace di interpretare i bisogni della collettività e tradurli in soluzioni industriali, regolatorie e gestionali.
In uno scenario così complesso e affascinante, la formazione avanzata acquisisce un valore decisivo.
Chi vuole entrare o crescere nel settore farmaceutico percepisce chiaramente che l’accesso a ruoli progressivamente più qualificati passa attraverso una preparazione che sa integrare dimensione scientifica, management e conoscenza dell’ecosistema sanitario. Non basta più accumulare nozioni e rinchiudersi nei laboratori, ora è necessario acquisire una mentalità capace di orientarsi tra innovazione, normative, qualità, supply chain e nuovi modelli di ricerca clinica.
Nel mercato formativo privato esistono ormai numerose proposte formative volte a integrare i più classici percorsi universitari, anche se ciò che fa davvero la differenza ha molto più a che fare con metodologia e programmi didattici.
Pensiamo a una scuola storica e molto riconosciuta a livello nazionale come 24ORE Business School, attraverso master in management farmaceutico ha fornito la giusta risposta a questa nuova esigenza.
I suoi percorsi riflettono l’evoluzione del settore, con programmi dedicati al market access, all’health technology assessment, alla gestione dei prodotti farmaceutici lungo il loro ciclo di vita, fino ai percorsi focalizzati sull’economia sanitaria o sulle strategie commerciali dell’industria. Ciascuno dei master di questa area approfondisce un segmento differente della filiera, offrendo prospettive che vanno dal laboratorio al mercato, dalla regolamentazione alla comunicazione scientifica.
Il Master in Pharmaceutical Management, ad esempio, è pensato per chi desidera comprendere a fondo il funzionamento dell’intera macchina dell’industria farmaceutica.
Si fonda su un programma che unisce competenze manageriali e conoscenze tecnico-scientifiche, con un approccio molto concreto alla realtà professionale.
La struttura didattica accompagna gli studenti attraverso moduli che spaziano dalla ricerca e sviluppo alle strategie di pricing, dalla supply chain alla normativa AIFA ed EMA, fino ai modelli organizzativi delle aziende globali.
Le lezioni alternano sessioni frontali, analisi di casi reali, workshop con professionisti del settore e momenti dedicati allo studio delle tecnologie digitali applicate alla salute.
La parte che coinvolge maggiormente gli studenti è spesso quella legata al market access, un ambito che richiede competenze trasversali, visione economica e capacità di dialogare con istituzioni e stakeholder del sistema sanitario.
Il valore aggiunto del master risiede, però, nel contatto diretto con il mondo aziendale. Lo stage curriculare rappresenta il primo passo per comprendere il ritmo, le responsabilità e le dinamiche interne delle imprese farmaceutiche, senz’altro un’esperienza che dà forma alle competenze acquisite e permette di orientarsi tra i numerosi percorsi professionali disponibili.
Le strade possibili dopo un master così progettato sono molteplici, product specialist, junior product manager, ruoli nell’area regulatory, funzioni dedicate al quality assurance, posizioni nel market access e nel medical affairs.
In ogni caso, chi decide di investire nella propria formazione nel settore pharma intraprende un percorso che chiede curiosità, disciplina e visione. Le trasformazioni in atto offrono prospettive concrete a chi sceglie di specializzarsi, soprattutto a chi desidera lavorare all’incrocio fra scienza, mercato e innovazione. Master come quelli di 24ORE Business School rappresentano uno strumento che permette di inserirsi in un ecosistema dinamico e in continua evoluzione, dove competenze e responsabilità crescono insieme alle opportunità.
