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Tifosi Lazio, interviene Emma Bonino

Il ministro degli Esteri chiede chiarezza sul fermo dei supporters biancocelesti a Varsavia

Sulla vicenda dei 150 tifosi laziali, fermati a Varsavia dalla polizia prima dell'incontro di Europa League Legia Varsavia-Lazio, è intervenuta anche Emma Bonino. Il ministro degli Esteri ha chiesto delucidazioni sulla situazione dei 22 sostenitori detenuti in Polonia, dopo che 128 erano stati.

La Bonino ha dichiarato che "vanno fatti gli opportuni approfondimenti sulle modalità che hanno portato al fermo dei tifosi della Lazio e alla decisione delle autorità giudiziarie polacche di trattenere e rinviare a giudizio 22 persone. Voglio peraltro chiarire che più di un centinaio di fermati sono stati accompagnati in diversi commissariati di Varsavia ed è stato straordinario lo sforzo che la nostra Ambasciata ha fatto per giungere al più rapido rilascio dei connazionali".

Più netta la presa di posizione del primo consigliere dell'Ambasciata di Varsavia, Luca Lepore: "In quella che è stata definita un’azione preventiva sono state fermate oltre 150 persone, l’85% delle quali non c’entravano nulla".

Gli altri 22 connazionali non sono stati rilasciati in quanto sono stati accusati di danneggiamento di cose e mezzi e di aggressione alla polizia. Per loro il fermo si è trasformato in arresto.

Sulla loro situazione non giungono ancora notizie circostanziate. Emma Bonino ha affermato che "non si può escludere che qualcuno di essi possa essere soggetto a misure restrittive della libertà personale per aver commesso reati di diversa gravità".

A tal proposito, il sito "Goal.com" riporta che dei 22 arrestati, 4 di questi ragazzi sono già stati processati per direttissima con condanne che vanno da 3 a 6 mesi di reclusione. Per gli altri 18, rinvio a giudizio con convalida di arresto e incarcerazione preventiva, per dare la possibilità al tribunale e alle autorità, di proseguire con le indagini, visionando in maniera scrupolosa i video a circuito chiuso della zona centrale di Varsavia, teatro della 'retata' della polizia.

Invece la mittente privata polacca Rmf24 riferisce che alla maggior parte dei tifosi sono state inflitte ammende tra i 100 e i 120 euro. Le pene più alte inflitte sarebbero due anni di prigione con la condizionale per cinque anni e la multa di 2000 zloty (500 euro circa).

In ogni caso, all'unità di crisi dell'ambasciata italiana non sono ancora giunte conferme di eventuali condanne.
 

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