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Testaccio, street art per sottrarre spazi pubblici al vandalismo

La mano dell’artista Christine Finley ancora una volta opera nella Capitale

Dopo aver aiutato i ragazzi dell’Associazione ReTake Roma, portando anche nella Capitale l’attività del ‘Wallpapered Dumpsters’ – i cassonetti dipinti e decorati – l’artista Christine Finley, di fama internazionale  e che vive tra Roma e New York, ha realizzato anche a Testaccio – in piazza S. Maria Liberatrice, angolo via Rubattino – un intervento urbano, utilizzando un armadio stradale telefonico messo a disposizione da Telecom Italia, uno di quelli che si trovano comunemente in strada, con cui l’azienda garantisce i servizi di fonia, dati e connessioni ultrabroadband per clienti privati e aziende. “Tali strutture – spiega la Telecom – pur periodicamente mantenute, sono spesso vittime di vandalismo”.

Il progetto è stato reso possibile grazie anche al contributo del consigliere del Municipio XII di Roma Capitale, Fabio Pompei, che ha dichiarato di voler collaborare anche con le scuole “per sensibilizzare i giovani sul tema del decoro urbano”. Secondo Pompei, inoltre, “l’arte di strada è una cosa seria e mi piacerebbe creare un’opportunità di visibilità per gli artisti, dando loro delle ‘vetrine’ in cui mostrare le proprie opere. L’iniziativa potrebbe essere un esempio di come utilizzare spazi anonimi, oggetto di atti vandalici, rendendoli un museo a cielo aperto, in accordo con la proprietà”.

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