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Inizia lo smantellamento delle antenne di Radio Vaticana

Vittoria del Comitato Bambini Senza Onde dopo anni di battaglia

L’annosa questione delle antenne da cui si trasmettevano i segnali di Radio Vaticana, installate nella zona tra Cesano e l’Olgiata, tra le fermate ferroviarie di queste due località laziali, colpevoli, secondo il Comitato bambini senza onde, di aver causato tumori in un numero spropositato di persone, sembra giungere all’epilogo.

Le autorità hanno infatti autorizzato l’abbattimento di quattro di questi colossi a forma di fungo per la gioia del Comitato che da anni, ormai, si batte per la loro demolizione.

Andiamo all’origine della disputa tra Radio Vaticana e il Comitato bambini senza onde per capire meglio ciò che è successo in quella frazione di Roma Capitale e che ha portato allo smantellamento dei ripetitori.

Ben tredici anni fa, si parla del 2001, precisamente il 13 Marzo, ebbe inizio il processo contro l’impianto in questione, composto da cinquantasette antenne alte cento metri, su impulso dei comitati cittadini di Cesano e Olgiata che, preoccupati per l’alto tasso di incidenza della Leucemia – si parla di una cifra sei volte sopra la media nazionale – misero sotto accusa il sito che ospita i ripetitori. Da allora è stata una guerra aspra che vedeva contrapposti i comitati di quartiere e Radio Vaticana.

Dieci anni più tardi arrivano le prime condanne: a finire nel mirino della magistratura furono tre alti dirigenti dell’emittente in questione. La condanna in primo grado di giudizio sarà poi confermata in Appello dalla Cassazione e la motivazione che si evince dalla sentenza è pesante. I tre furono condannati per “getto pericoloso di cose”. Ecco alcune frasi estrapolate dalle carte: “Le emissioni di Radio Vaticana hanno superato ampiamente i limiti di cautela traducendosi in molestie permanenti e invasive. E i responsabili dell’emittente non potevano non saperlo”.

Nei primi giorni di Luglio del 2012 ecco che il Vaticano, sensibilizzato al tema, inizia a prendere le prime contromisure, anche alla luce di quanto emerso dal processo ancora in corso. Radio Vaticana, infatti, decise di interrompere, dal centro di Santa Maria di Galeria, le trasmissioni in onde medie ed onde corte verso la maggior parte dell’Europa e delle Americhe. A darne notizia alla stampa fu Padre Lombardi.

Oggi, finalmente, i comitati di quartiere ed il Comitato bambini senza onde possono brindare per l’effettivo e definitivo smantellamento del famigerato sito.

Ma dal quartier generale del Comitato divenuto il simbolo alla lotta contro i famigerati ripetitori, oltre alla gioia si capta nell’aria anche una certa prudenza. Ecco, infatti, le parole di Augusto Rossi, presidente del Comitato: “Questo è un giorno fondamentale. La fase di demolizione delle antenne è cominciata. Dopo anni di lotta nei quartieri, nei tribunali e tra le persone questo non può che essere un momento di gioia immensa”.  Poi prosegue: “Non si riesce però a capire, a seguito di numerose nostre richieste -continua Rossi – quale sia il programma per lo smantellamento delle altre antenne e quale il piano per la satellizzazione dell’intero palinsesto. La comunicazione della dismissione degli impianti di onde medie, fatta in passato, non basta a garantire la salute all’intero quadrante nord di Roma e dei comuni confinanti. Ci auspichiamo che nei prossimi giorni ci sia una comunicazione ufficiale della Radio Vaticana che descriva il piano di smantellamento. Non è una richiesta impossibile, ma lo si deve ai tanti che hanno sofferto a causa dell’inquinamento elettromagnetico provocato dall’impianto e, a scanso di equivoci, condannato dai tribunali competenti”.

*Foto Facebook del Comitato

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