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Terremoto di magnitudo 7,9 in Turchia. Oltre 830 morti, emergenza sangue per i feriti

Un fortissimo sisma con epicentro nella Turchia meridionale al confine con la Siria, impossibile al momento avere numeri sugli sfollati

Terremoto in Turchia del 6 febbraio 2023, soldati tra le macerie

Un terremoto di magnitudo 7,9 ha colpito la Turchia centrale. Lo riferisce il Centro di ricerca tedesco per le geoscienze (GFZ). Il sisma è avvenuto a una profondità di 17,9 chilometri. Pochi minuti dopo, un altro movimento tellurico di 6,7 gradi è stato registrato a una profondità di 9,9 chilometri.

Terremoto in Turchia centrale

Sono oltre 831 le persone che hanno perso la vita per il terremoto di magnitudo 7.8 che ha colpito nella notte il sud est della Turchia e il nord della Siria.

Siria. Almeno 427 persone hanno perso la vita nel nord della Siria a causa del terremoto di magnitudo 7.8 che ha colpito nella notte le regioni sul confine turco. Lo ha fatto sapere la tv di Stato turca Trt. Sono almeno 284 le vittime nel sud est della Turchia dove c’è stato l’epicentro e 2.323 i feriti, ha fatto sapere il vice presidente turco Fuat Oktay. 

Il bilancio delle vittime in Siria

E’ salito a oltre 120 il bilancio del morti nelle zone della Siria controllate dai ribelli provocati dal terremoto di magnitudo 7.8 che ha colpito la notte scorsa il sud della Turchia. In precedenza, un ospedale aveva riferito all’agenzia di stampa Afp che il terremoto aveva ucciso almeno otto persone nelle aree settentrionali controllate dalle fazioni filo-turche.

La maggior parte dei deccessi si sono registrati a Kahramanmaras, la provincia epicentro del sisma. Quanto alla Siria, il bilancio al momento è di 237, la maggior parte ad Hama, Aleppo e Latakia. Testimonianze raccolte da queste aree riferiscono di blackout delle telecomunicszioni e di scosse di assestamento ancora in corso. Molte le persone intrappolate fra le macerie. Solo in Turchia sono crollati 1.710 palazzi. 

La scossa è stata avvertita alle 04:17 (01:17 GMT) anche in Libano, Siria e Cipro, secondo i corrispondenti di AFP. Le autorità turche inizialmente non hanno riportato morti o feriti, ma i video pubblicati sui social media mostrano edifici distrutti in diverse città nel sud-est del Paese.

L’USGS ha riportato un altro terremoto di magnitudo 6,7 con un epicentro vicino al primo circa 15 minuti dopo con una profondità di 9,9 chilometri. La regione meridionale di Gaziantep è un importante centro industriale e manifatturiero della Turchia. La Turchia si trova in una delle zone sismiche più attive al mondo. Nell’agosto 1999, un terremoto di magnitudo 7,4 ha colpito il nord-ovest del paese, uccidendo 17.000 persone. Le autorità chiedono sangue per le trasfusioni di emergenza.

Allarme tsunami nel Mediterraneo

L’allarme è scattato in tutto il Mediterraneo per una eventuale onda di tsunami a partire da Sicilia e Calabria. Lo ha confermato il direttore operativo della Protezione Civile, Luigi D’angelo a Rai Radio 1. “L’allarme potrebbe essere revocato se non dovesse verificarsi. La situazione è in evoluzione – ha aggiunto – al momento la portata sembra ridimensionata in base alle prime rilevazioni al largo della Turchia. Dalle prime informazioni sembra piuttosto ridimensionata, però dobbiamo attendere le misurazioni. Siamo in fase di costante monitoraggio”. L’onda di tsunami sulle coste italiane non è ancora arrivata. Nel frattempo, ha ribadito D’Angelo, “il comportamento più corretto è allontanarsi dalle coste”.

Le scosse registrate al momento sono 8, tutte di forte entità. Secondo le rilevazioni dell’Ingv, la maggiore è quella registrata alle 2,17 con magnitudo 7,9. Successivamente ne sono state avvertite altre 7 tutte comprese tra magnitudo 4,7 e magnitudo 5,6.

oltre alle abitazioni, è quasi completamente crollata la Chiesa dell’Annunciazione di Iskenderun, cattedrale cattolica risalente al 19esimo secolo. Ridotto a un cumulo di macerie il castello di Gaziantep, struttura di epoca romana costruita nel terzo secolo. Le operazioni di soccorso continuano, si stima che moltissime persone siano ancora sotto le macerie e il presidente turco Recep Tayyip Erdogan viene costantemente informato sulla situazione.

Allarme maremoto revocato

Il Dipartimento della Protezione Civile aveva inizialmente diramato un allarme per un possibile maremoto a causa del sisma in Turchia ma l’allerta è stata successivamente revocata. Gli Stati Uniti hanno dato la disponibilità ad inviare “qualsiasi tipo di assistenza” ad Ankara mentre dall’Azerbaigian è già stata inviata una squadra di 370 persone per aiutare nei soccorsi. Il terremoto è stato avvertito anche nelle province centrali della Turchia e anche in Israele.

Farnesina: al momento nessun italiano coinvolto

Farnesina, per ora nessun connazionale coinvolto nel sisma – Al momento “non risultano feriti o morti tra i connazionali” nelle zone colpite dal sisma in Turchia e Siria. Lo rendono noto fonti della Farnesina.

“A seguito del violento terremoto che questa notte alle 4:17 ha colpito le regioni della Turchia meridionale e della Siria settentrionale, l’Unità di Crisi del Ministero degli Esteri ha preso contatto con i connazionali presenti nel paese e sta agendo in stretto raccordo con le rappresentanze diplomatico-consolari italiane dell’area per verificare le condizioni delle comunità italiane nelle zone colpite. Al momento non risultano feriti o morti tra i connazionali”, precisa la Farnesina. “A tutti gli italiani presenti nelle zone colpite a qualsiasi titolo, anche temporaneamente, si richiede di registrarsi sul sito “Dove siamo nel mondo” e scaricare la APP “Unità di Crisi” per cellulari, attivando la geolocalizzazione”. (Ansa)