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Teatro: l’unico spettacolo dedicato all’arte del doppiaggio italiano

Ideatore e protagonista, il Doppiattore Angelo Maggi, voce di Tom Hanks, Bruce Willis, Robert Downey Jr, Il Commissario Winchester dei Simpson…

Anche quest’anno al Teatro Belli di Roma, il doppiaggio in doppiopetto, forte del suo stile e del suo magnetismo, ha registrato sold out  dal 5 al 22 aprile, come nelle passate edizioni. Il primo ed unico spettacolo, dedicato all’arte del doppiaggio italiano, ha ipnotizzato ancora una volta gli spettatori. Ideatore e protagonista  dell’evento il Doppiattore Angelo Maggi, voce di Tom Hanks, Bruce Willis, Robert Downey Jr, Il Commissario Winchester dei Simpson, Mark Harmon di NCIS e James Spader di Black List. Un mattatore d’eccezione che ha saputo regalare come sempre grandi emozioni. Lo abbiamo incontrato al termine di quest’ennesima avventura romana  per scoprire che futuro avrà questo suo progetto tanto osannato dalla platea.

1) Ogni serata un’autentica sorpresa, condita dall’intervento di “special guest”,  tra cui Massimo Lopez, Pino Insegno, Angiola Baggi, Francesco Venditti, Edoardo Siravo, Federico e Alessandro Campaiola, Giulia Luzi, Emiliano Coltorti, Alex Polidori e Manuel Meli. Cosa ci riserva il futuro?

‘’Mi piace far entrare il pubblico nelle maglie del doppiaggio. Il cinema vocale, il grande schermo a teatro, un’ alchimia di antico e moderno, di nostalgia e innovazione. Ho ancora molto da raccontare e per questo voglio proseguire con questo spettacolo che trascina gli astanti in un vortice di sensazioni forti, facendo assaporare il cinema in presa diretta. Il Doppiattore è il mestiere di colui che prima di tutto è un attore con il compito di dare espressione, nella nostra lingua, alle emozioni che altri hanno creato nella loro: in tale ambito lo spettacolo rappresenta un’ eccellente e rara occasione per il pubblico di conoscere da vicino e vedere chi si nasconde dietro una “Voce”.’’

2) Com’è nato il Doppiattore?

L’idea mi ha folgorato nel 2008, mentre partecipavo a un Festival a Brescia, dove affrontavo la sfida del doppiatore dal vivo. Feci vedere come doppiare in modo estemporaneo, sul momento. Una magia. La partecipazione del pubblico fu incredibile. Poi  riproposi una serata al Teatro Vittoria, dove con 2 leggii e in modo rudimentale, sperimentavo ancora e con il plauso degli spettatori. Mi venne  così in mente di creare uno spettacolo. E’ il terzo anno che lo replichiamo, sempre con la medesima struttura, ma cambiamo le clip  da doppiare e  l’ospite d’onore, elemento chiave, che si rinnova ad ogni serata.  Da Tom Hanks a Notting Hill a Shakespeare, doppio tutto al momento, come fossi in sala d’incisione. La gente si appassiona, il pubblico vibra. E’ sensazionale.’’

3) Qual è il messaggio principale che intendi trasmettere?   

‘’Dare visibilità al doppiaggio, un orgoglio tutto italiano. Tutti amano le voci delle star americane, ma a Teatro il doppiaggio è protagonista tanto quanto il celebre attore.’’

4) Che tipo di curiosità solleva negli spettatori? 

‘’Tutti mi chiedono sei un attore o un doppiatore? Ho spiegato che il doppiaggio è una specializzazione, un ramo della recitazione, ma che non tutti gli attori possono praticare. Il doppiatore è un attore al quadrato senza nulla togliere ai grandi interpreti che non doppiano.’’

5) So che nella prossima edizione investirai sui nuovi talenti, sugli aspiranti doppiatori? 

‘’Ho in mente un progetto da sviluppare con la Regione Lazio , una sorta di concorso delle voci  per i giovanissimi. Un talent a teatro. I due finalisti vinceranno una borsa di studio e potranno studiare doppiaggio al fianco dei grandi. Bello, no?’’

6) Quando un allievo si avvicina al tuo mondo, da cosa capisci se può farcela come doppiatore?

‘’In un provino uso il mio intuito, non c’ è più il tempo di una volta per formare i giovani attori, una volta si affiancavano i Direttori  di Doppiaggio per mesi. Oggi si fa tutto alla velocità della luce. Ma direi che occorre precisione, attitudine caratteriale, capacità di osare e di mettersi in gioco . Il resto viene con il tempo, se si è portati’.’

7) Doppiatori e attori si nasce o si diventa?

‘’Si diventa su una predisposizione di base, un innatismo da educare’’.

8) Che libri consiglieresti a chi ama il doppiaggio?  

‘’Un libro ‘’Senti  Chi Parla’’, con l’iphone puoi sentire la voce del tuo doppiatore preferito.  Raccoglie le 101 frasi più famose del cinema e racconta la storia di chi le ha dette veramente, ovvero i doppiatori italiani, i più bravi del mondo, che possono raccontare la loro storia che spesso somiglia a un film. Scritto da Massimo M. Veronese, Maurizio Pittiglio e Simonetta Caminiti, ricco di fotografie, pagine di giornali, aneddoti, curiosità, è un libro che parla: con un codice QR inserito in ogni pagina sarà possibile ascoltare attraverso lo smartphone le frasi raccontate nel volume.  E poi ‘’ I sonetti  del Belli’’ su una pennetta usb  ho raccolto ben 1250 sonetti del massimo poeta romano Giuseppe Gioachino Belli, interpretati da 10 grandi nomi del doppiaggio. Leggere per credere.’’

9) Come si diventa dei doppiatori di successo, si può svelare il segreto, la ricetta della riuscita?

’’Rigore e sregolatezza, coraggio e disciplina e tanta passione. E la dea bendata, se possibile, voltata dalla nostra parte”

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